IVREA - Si scalda il clima ad Ivrea in vista della tornata amministrativa di maggio. Il sindaco uscente Stefano Sertoli, abbandonato dal centrodestra, sarà comunque della partita, candidato da alcune liste civiche e dal Terzo Polo. Lo stesso Sertoli, con una lettera aperta inviata questa mattina, ha motivato la sua scelta di tentare la riconferma per il secondo mandato. Le sue parole chiariscono anche i rapporti con il centrodestra che fin qui l'ha sostenuto ma che, per le elezioni di maggio, virerà su altri nomi.
«Dopo aver amministrato la nostra Ivrea per cinque anni insieme alle colleghe e ai colleghi della Giunta e alla maggioranza che mi ha sostenuto in Consiglio Comunale ritengo sia doveroso, oltre che necessario, proporre alla cittadinanza la mia ricandidatura a sindaco - scrive Sertoli - ritengo che in questi cinque anni abbiamo saputo raggiungere diversi importanti risultati e gestire situazioni di crisi che mai nessuno aveva affrontato prima.
A volte non siamo riusciti a realizzare alcuni progetti cui tenevamo particolarmente. Abbiamo anche trovato situazioni non gestite da decenni che hanno inficiato alcune scelte amministrative e ci siamo dati da fare per risolverle.
Abbiamo anche posto le basi per cambiare faccia alla nostra città grazie a progetti di rigenerazione importanti, iniziative di grande spessore turistico-culturale, azioni di sostegno alle fasce deboli, contributi alle imprese colpite dalla pandemia, conferma e incremento dei patti di cura e valorizzazione che determinano un rapporto positivo con la cittadinanza attiva, ecc. La maggioranza che ha sostenuto me e la mia Giunta aveva tutte le condizioni per proporre ai cittadini di proseguire questa esperienza. Per questo avevo informato i suoi componenti della mia intenzione di proseguire, ricandidandomi e augurandomi che le forze che mi hanno appoggiato nei passati cinque anni confermassero l’impegno.
È passato del tempo e non ho avuto risposte ma ho capito che si stavano compiendo, a livello di coalizione di centro destra, scelte che passano sulla testa di Ivrea e degli eporediesi, disconoscendo l’importanza della città e del suo territorio, il valore che ha riconquistato a livello internazionale e il suo essere punto di riferimento del Canavese, come riconosciuto dagli Enti superiori anche non omogenei politicamente, nel corso delle impegnative attività di indirizzo dei fondi del Pnrr coordinate proprio dalla Città di Ivrea.
Per questo non posso fare altro che prendere atto di questa chiusura e confermare la mia ricandidatura costruendo una lista civica perché tale sono, mi sento e voglio continuare ad essere. Gli amici di Azione e Italia Viva hanno deciso di accompagnarmi su questa strada e di ciò li ringrazio. Mi auguro che ci affianchino altre liste civiche e che tutti coloro che hanno a cuore Ivrea e non si piegano a decisioni calate dall’alto e senza rispetto per i cittadini mi aiutino a proseguire nell’azione amministrativa e di vicinanza alla Comunità eporediese».