Galleria fotografica

IVREA - Julian Assange sarà cittadino onorario di Ivrea. Lo ha stabilito ieri sera, a maggioranza, il Consiglio comunale che ha approvato il conferimento proposto dall'amministrazione su richiesta di sette associazioni della città che hanno presentato una petizione a favore del riconoscimento ufficiale: Donne contro la discriminazione, Rosse torri, Centro Gandhi, Legambiente, Fuori dal tunnel, Zac e Aria Nuova.

«Lo strumento con il quale Assange ha compiuto i suoi atti eroici è l'ambiente di internet e della connettività - ha spiegato il presidente del Consiglio comunale, Luca Spitale, motivando la scelta dell'amministrazione - il nostro vuole quindi essere un atto simbolico di una città che ha fortemente contribuito alla creazione di quell'ambiente». Il conferimento della cittadinanza onoraria è stato poi votato favorevolmente anche dai consiglieri di minoranza Noascone (lista civica Sertoli sindaco) e De Stefano (Azione-Italia Viva). Astenuti i consiglieri Piccoli (Progetto Ivrea), Cantoni e Garino (centrodestra). L'esito del voto è stato accolto da un lungo applauso del pubblico presente in aula. 

Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, è una figura polarizzante nel panorama politico internazionale. Nato in Australia nel 1971, Assange ha guadagnato fama mondiale per il suo ruolo nel rendere pubbliche informazioni riservate attraverso il sito web di WikiLeaks. Sin dalla sua fondazione nel 2006, WikiLeaks si è guadagnato una reputazione per la sua missione di trasparenza, pubblicando documenti segreti e rivelazioni su una vasta gamma di argomenti, dall'attività militare alle questioni diplomatiche e di diritti umani. Tuttavia, è stata la pubblicazione nel 2010 di migliaia di documenti classificati riguardanti le attività militari statunitensi in Iraq e Afghanistan, forniti da Chelsea Manning, a portare Assange e WikiLeaks sotto i riflettori globali.

L'arresto di Assange nel 2019 presso l'ambasciata dell'Ecuador a Londra, dove aveva cercato asilo politico per anni, ha scatenato un dibattito su questioni cruciali riguardanti la libertà di stampa, la sicurezza nazionale e i diritti umani. Gli Stati Uniti lo hanno accusato di cospirazione mentre i suoi sostenitori vedono in lui un difensore della libertà di informazione e un simbolo della lotta contro l'oppressione governativa. La lunga battaglia legale di Assange per evitare l'estradizione negli Stati Uniti ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sua salute fisica e mentale, con i suoi sostenitori che affermano che un processo negli Stati Uniti potrebbe mettere a rischio la sua vita. 

Indipendentemente dalle opinioni personali su Julian Assange, il suo caso continua a generare controversie e sollevare domande importanti sul bilanciamento tra la sicurezza nazionale e la libertà di informazione in un'era digitale sempre più complessa. La sua storia rimane un capitolo significativo nella lotta per la trasparenza e la giustizia nel mondo contemporaneo.