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IVREA - Dopo Rivarolo Canavese, anche Ivrea scende in piazza per Gaza. Il Comitato Ivrea per la Palestina e il presidio per la Pace di Ivrea hanno deciso di manifestare sabato 24 maggio 2025, dalle 16, con un corteo dalla stazione a piazza Ottinetti. Il corteo attraverserà corso Nigra, corso Cavour, piazza Ferruccio Nazionale, via Piave, Lungo Dora, corso Botta, piazza Balla, via Palestro, e piazza Ottinetti.

«La manifestazione si articolerà in un corteo cittadino con diverse tappe al termine del quale le attiviste e attivisti locali saranno presenti in punti informativi sulle campagne di contrasto all’occupazione e al massacro totale del popolo palestinese. Interverranno anche artisti e testimoni della resistenza Palestinese - spiegano gli organizzatori - durante il corteo con striscioni, cartelli, bandiere, avremo musica e brevi soste con interventi tematici. Le conclusioni in piazza Ottinetti (arrivo previsto ore 17.30 circa), dove resteremo fino alle 19 per riflessioni collettive, musica dal vivo, condivisione di saperi e proposte di azione concreta».

I promotori hanno scelto di manifestare a Ivrea per «denunciare e opporci al genocidio e alla deportazione del popolo palestinese, chiedere il cessate il fuoco immediato e duraturo, l'apertura urgente di canali sicuri per l’invio di aiuti umanitari a Gaza, dove i sopravvissuti alle bombe stanno lentamente morendo di fame (per primi i bambini), denunciare la collaborazione del governo italiano, dell’Europa e dell’occidente tutto con il governo israeliano e dunque ugualmente corresponsabili delle morti e delle sofferenze indicibili di migliaia di palestinesi, chiedere sanzioni economiche nei confronti d’Israele, la sospensione dell’accordo di partenariato Ue-Israele, il blocco reale di tutte le commesse di armamenti, contestare l’economia di guerra che erode i nostri diritti sociali, impone salari bassi e precarietà, aumenta i ritmi di lavoro, reprime chi lotta per un mondo migliore, aumenta il razzismo e militarizza le città, sacrifica l’ambiente per la logistica di profitto; chiedere la fine dell'occupazione illegale ed essere al fianco del popolo palestinese e della sua resistenza».