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IVREA - Continua a far molto discutere la potenziale realizzazione di una cava Cogeis in località Fornaci a Ivrea. Il comitato No Cava di San Bernardo ribadisce con forza la propria posizione esprimendo contrarietà al progetto.

«La coltivazione di una cava per materiali inerti nel centro di San Bernardo, grande più del doppio di quella riportata in alcune foto di articoli locali, è un’opera estranea al contesto storico-culturale del quartiere e rappresenta un chiaro esempio di interesse esclusivamente privato a danno della collettività. L'impatto della Cava sul quartiere non è sovrastimato, ma bensì non mitigabile se non mediante accorgimenti tecnici (ad esempio le dune antirumore) che snaturerebbero l’identità ed il contesto agricolo e paesaggistico di San Bernardo. Per non parlare dei significativi impatti generati dai mezzi di trasporto dal punto del traffico, della viabilità, dell’inquinamento acustico ed atmosferico. Da questo punto di vista condividiamo la posizione del sindaco che, a nome della collettività di San Bernardo e della coalizione che governa la città, ha ribadito la contrarietà rispetto ad un’opera che “smonterebbe mezzo quartiere"».

«Auspichiamo che l’inopportunità al rinnovo della cava, espressa unanimemente a livello politico con la determina di giunta del 26 maggio 2025, possa tradursi in un reale contrasto all’opera nel momento in cui il consiglio comunale dovesse esprimersi in merito alla variante al piano di zonizzazione acustica. Senza tale approvazione la cava rimane infatti incompatibile dal punto di vista acustico. Riteniamo infine che molte opere connesse alla cava e proposte dalla ditta (ampliamento viabilità, smaltimento acque meteoriche) rimangono una pura dichiarazione di intenti, essendo previste su terreni di privati di cui la ditta non vanta alcuna titolarità. Come comitato siamo pronti ad incontrare la Città metropolitana per mettere una parola fine a questo progetto assurdo».