IVREA - Un «paracadute» di circa 400 milioni di euro aggiuntivi di fondi Inail per fronteggiare l’incremento del costi intervenuti e garantire così la realizzabilità tecnica di tutti i nuovi ospedali programmati in Piemonte. È l’annuncio che ha fatto questa mattina l’assessore alla Sanità Federico Riboldi intervenendo in quarta Commissione, presieduta dal presidente Luigi Icardi.
Oltre alla Città della Salute e della Scienza di Novara e al Parco della Salute di Torino, per i quali le gare sono in corso, ci sono altri progetti che facevano parte del pacchetto iniziale finanziato con fondi Inail (l’ospedale dell’Asl Città di Torino, l’ospedale To5, il nuovo ospedale dell’Asl To4 a Ivrea, il nuovo ospedale di Vercelli, quello del quadrante Saluzzo-Savigliano-Fossano, quello di Alessandria e quello di Cuneo). A questi si aggiungono le ristrutturazioni degli ospedali di Domodossola e Verbania finanziati però con altri fondi statali. Complessivamente è emerso un incremento dei costi rispetto a quelli inizialmente stimati: il budget necessario è passato da 1,65 miliardi a circa 2,1 miliardi.
«Una cifra richiesta dalla Regione Piemonte al Governo e che abbiamo ottenuto nel nuovo decreto del Consiglio del ministri che è in corso di pubblicazione - ha spiegato l’assessore - lo strumento del partenariato pubblico-privato (Ppp) è efficace, e stiamo ad esempio lavorando in questa direzione per l’ospedale di Alessandria e per quello di Cuneo, sulla strada indicata dal mio predecessore. Tuttavia, l’importante incremento di fondi Inail ci garantisce la possibilità di sostenere tutte le operazioni e di avere le spalle coperte, qualora i Ppp non andassero a buon fine».
L’informativa sul quadro complessivo della programmazione in edilizia sanitaria era stata richiesta dalla consigliera Gianna Pentenero (Pd), che ha sollecitato delucidazioni anche in merito alla localizzazione dello spazio universitario del Parco della Salute e della Scienza di Torino. Sono intervenuti con richieste di chiarimenti anche Alice Ravinale (Avs), Alberto Avetta, Monica Canalis (Pd), Sarah Disabato (M5s), Mario Buzzi Langhi (Fi) e Roberto Ravello (Fdi).
A una domanda di Davide Eugenio Zappalà, vicepresidente della Commissione, sui protocolli specifici che si intendono adottare per garantire la legalità, l’assessore ha replicato che è in via di costituzione in questi giorni un tavolo di esperti, con l’obiettivo di sorvegliare la rete degli appalti e soprattutto dei subappalti «il luogo dove più spesso si annidano pratiche scorrette e infiltrazioni criminali».