CANAVESE - Resta vivace la discussione politica sul nuovo ospedale del Canavese, dopo l’esito della votazione dell’assemblea dei sindaci che a maggioranza ha scelto Ivrea e l’area ex Montefibre come location del nosocomio.
Sulla vicenda è intervenuta in queste ore l’associazione Canavese Riformista, che pallottoliere alla mano spiega: «In attesa della Commissione Sanità e del Consiglio Regionale, possiamo già dare alcuni dati. Il totale dei voti esprimibili dall'assemblea dei sindaci è 313. Di questi ben 168 sono nelle mani dei sindaci facenti parte dei distretti sanitari di Ciriè, Chivasso-San Mauro, Lanzo e Settimo. Nei prossimi giorni comunicheremo le scelte di ogni singolo sindaco e consigliere regionale. Per il momento un dato è certo, sono stati decisivi i primi cittadini lontani dal nostro territorio. Se la votazione si fosse limitata ai sindaci dei distretti di Cuorgnè e Ivrea avrebbe vinto Ribes, e il buon senso».
Di tutt’altro avviso la web community di PiazzaEporedia, che ha scritto una lettera aperta a tutti i consiglieri regionali: «I sindaci, durante la loro ultima assemblea del 28 luglio 2023, si sono espressi a larga maggioranza (72 comuni che rappresentano oltre 340 mila abitanti) per la collocazione nell’area ex Montefibre. Siamo consapevoli che la questione sia divisiva e prendiamo atto della posizione degli amministratori dell’alto canavese. Al tempo stesso sapevamo che qualora fosse prevalsa la scelta sul sito Ribes ciò avrebbe accontentato loro ma avrebbe scontentato moltissime altre persone. Questo dovete saperlo bene, perché il non decidere porta un territorio all'esasperazione».
«Tuttavia in democrazia governa la maggioranza. Il territorio, attraverso i suoi sindaci, si è espresso in modo molto chiaro e netto. Peraltro raccogliendo istanza e prese di posizione di tanti cittadini e tantissimi medici (nell’aprile 2022, 110 medici, tra dipendenti Asl e di famiglia, sottoscrissero una petizione pro ex Montefibre) – concludono da PiazzaEporedia incalzando i consiglieri regionali - L’attuale ospedale di Ivrea non è più nelle condizioni strutturali per garantire gli adeguamenti tecnologici necessari. C’è bisogno di una struttura nuova e moderna. Per questo ci attendiamo che tutti voi, anche coloro che tra di voi e legittimamente avevano manifestato preferenze per l’area Ribes, prendiate atto della posizione espressa dalla maggioranza dei sindaci e agiate con senso di responsabilità, sapendo che non siete stati chiamati in Consiglio regionale a rappresentare singole istanze ma per garantire a tutti una sanità pubblica efficiente, efficace ed adeguata. E sarà su questa vostra capacità di guardare oltre a marginali convenienze e opportunismi che contribuirete a riavvicinare i cittadini alla politica. E su questo sarete valutati da un territorio che necessita al più presto del nuovo ospedale di Ivrea».