IVREA - Per la variante stradale nota come il «Peduncolo di Ivrea», Coldiretti Torino chiede che venga confermata l’adozione del progetto che comporterebbe un minore consumo di suolo agricolo.
«L'amministrazione comunale di Ivrea – ricorda il presidente Bruno Mecca Cici - aveva proposto un tracciato con un impatto ambientale e un consumo di suolo agricolo minore rispetto all’ipotesi originaria. Noi eravamo d’accordo con questa soluzione che, tra l’altro, era meno costosa. Ma adesso salta fuori che la Città Metropolitana non accetta questo tracciato perché non conforme al Piano territoriale di coordinamento varato dalla vecchia Provincia di Torino nel 2011. Ci pare una follia imporre all’agricoltura progetti con un forte impatto ambientale e agricolo e che costano di più, solo perché “non conformi” a uno strumento burocratico di pianificazione territoriale datato 13 anni fa».
Ora si rischia di tornare all’idea iniziale con un progetto più impattante. «Chiediamo che la Città Metropolitana riconosca le ragioni di una limitazione del consumo di suolo e trovi, con il Comune di Ivrea, una soluzione burocratica che permetta di progettare il tracciato scelto dal Comune che Coldiretti giudica la soluzione più accettabile per l’agricoltura e l’ambiente».