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IVREA - Un premio per il lavoro svolto in una «procura di frontiera», ennesimo riconoscimento della difficile opera (mai banale) portata avanti tra mille difficoltà per garantire ai cittadini un servizio essenziale. Ieri a Torino, nella sala Colonne di Palazzo Civico, la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, ha ricevuto il premio della «Fondazione Quarto Potere». Un riconoscimento pensato proprio per sottolineare i meriti di quanto in questi anni realizzato a Ivrea nonostante le difficoltà di un ufficio giudiziario tra i più bistrattati d'Italia, con strutture e personale ridotti all'osso nonostante l'enorme territorio ereditato post riforma.

La Giuria che ha assegnato i premi, su segnalazione della redazione di TorinoCronaca, era presieduta dal senatore Aldo Scarabosio e composta dal direttore Beppe Fossati e da Edoardo Cagno, avvocato civilista di Torino. Proprio il direttore Fossati ha premiato la procuratrice capo d'Ivrea, in quanto custode della «procura di frontiera» eporediese, benché, in teoria, di «frontiera» a Ivrea ci sarebbe proprio pochino. 

Il premio Quarto Potere è andato, inoltre, ad Evelina Christillin e Christian Greco (Presidente e Direttore del Museo Egizio di Torino), Ariel Finzi (Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Torino), Simona Clemenza (Ambasciatrice torinese dell'Alta Moda nel Mondo), Alessandro Buongiorno (Calciatore del Torino), Francesca Bergesio (Miss Italia 2023), Piero Gola (Fondatore del Movimento d'Opinione "dumsedafe"), Carlo Giordano (Fondatore di "Immobiliare.it"), Giuseppe Vernero (Presidente Croce Rossa Italiana-Torino). Sono stati assegnati anche due premi speciali a Pierpaolo Berra, addetto stampa della Città della Salute, e al luogotenente Pancrazio Taurino, storico portavoce del comando provinciale dell'Arma dei carabinieri.

«C'è un filo rosso che lega le varie personalità premiate dalla fondazione Quarto Potere in Sala delle Colonne a Palazzo Civico - ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo - tutte sono accomunate dal fatto di rappresentare il volto migliore della nostra città, quella parte di Torino che svolge il proprio dovere e il proprio lavoro, quotidianamente, con impegno e applicazione. Una caratteristica propria della nostra città, un luogo in cui le persone spendono i propri talenti e che ha la fortuna di avere una qualità umana davvero elevata. A loro va rivolto un ringraziamento sentito per come sanno, nei loro ambiti differenti, essere ottimi esempi per le nuove generazioni e per la nostra comunità».