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IVREA - La procura peggiore d'Italia, in termini di rapporto tra fascicoli aperti e magistrati, è quella di Ivrea. Lo ha sancito il Consiglio Superiore della Magistratura mettendo in relazione i procedimenti penali e civili pendenti in rapporto con la pianta organica dei magistrati che lavorano nel palazzo di giustizia eporediese. Ivrea «maglia nera» non è nemmeno una novità, considerato che da anni i procuratori in carica (prima Giuseppe Ferrando e ora Gabriella Viglione) segnalano l'organico ridotto all'osso e l'impossibilità, spesso e volentieri, di dare risposte celeri alla cittadinanza in cerca di giustizia.

Secondo i dati del Csm, aggiornati a dicembre 2021, a Ivrea ci sono 19398 fascicoli pendenti: ogni magistrato ne ha sulla sua scrivania 1940. Ovvero più del triplo rispetto a Torino. In realtà la situazione è anche peggiore, dal momento che la pianta organica indicata dal Csm prevede dieci magistrati al lavoro. A Ivrea, invece, ci sono 8 sostituti più il procuratore capo. E la situazione è ancora più drammatica per quel che riguarda il personale amministrativo in servizio. Dovrebbero lavorare 32 dipendenti, ma oggi il palazzo di giustizia eporediese ne conta solo 18. 

I numeri del Csm, di fatto, sottolineano una situazione che da Ivrea è stata segnalata più volte a diversi ministri e governi. Tuttavia, dopo anni di lamentele, i passi avanti sono stati pochissimi. La riforma della giustizia ha ampliato il territorio a dismisura senza però aggiornare la pianta organica. Oggi i 19398 fascicoli pendenti segnalati dal Csm portano Ivrea al pari con città capoluogo di regione come Palermo (20422 procedimenti), Napoli (19614) e Genova (20779). Ce ne sono di più solo a Roma (76687), Milano (69537) e Torino (37134) dove però i magistrati in servizio sono almeno dieci volte di più.