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IVREA - Promossa a metà la nuova amministrazione di Ivrea secondo l'opinione di Unione Popolare. Il movimento di sinistra giudica positivi i passi avanti del sindaco Chiantore su alcune criticità ma chiede più impegno sulla pace. «A solo un mese da suo insediamento riconosciamo alla giunta Chiantore di aver segnato già un importante cambio di passo, iniziando a riparare alcuni dei danni della precedente amministrazione. Abbiamo apprezzato il rinnovo del comodato d’uso gratuito con l’Auser. Bene il contratto ponte per lo Zac! in attesa del nuovo bando. Molto bene la cancellazione dell’assurdo e dispendioso acquisto di container per l’archivio comunale. Da parte nostra confermiamo che saremo pungolo e vigilanza».

Ma pur dando atto alla nuova amministrazione di un «evidente cambio di passo», per Unione Popolare non è tutto positivo: «Non possiamo dire lo stesso sul tema della Pace. Un tema storicamente molto sentito nella nostra città – dichiara Cadigia Perini, già candidata sindaca per UP - non comprendiamo quindi perché l’appello del Presidio Pace di Ivrea a pronunciarsi contro il regolamento europeo Asap, abbia trovato ostacoli ad essere  portato in consiglio comunale. Non vorremmo che le posizioni nazionali del più grande partito che sostiene la nuova maggioranza condizionino il sentimento per la Pace e il disarmo della città, pure espresso dal sindaco in campagna elettorale».

Il riferimento è all’appello inviato al sindaco, al presidente del consiglio e ai capigruppo, per il ritiro del regolamento europeo Asap per la produzione di munizioni e missili, inviato dal Presidio per la Pace (del quale UP fa parte) che si riunisce ininterrottamente ogni sabato dallo scoppio della guerra in Ucraina. Appello che si chiedeva venisse presentato e approvato nel Consiglio del 26 giugno, ma così non è stato. «Segno che sul tema della Pace e del disarmo non vi sia visione unanime e quindi ci sia maggiore difficoltà a segnare discontinuità rispetto alla precedente maggioranza».

«Certo non è con il voto del Consiglio Comunale di una piccola città come Ivrea che si possono invertire decisioni Europee, ma fare politica significa anche avere il coraggio di distinguersi e di prendere posizione su tematiche che vanno al di là della pura e semplice amministrazione cittadina – afferma Franco Giorgio, già candidato alle ultime amministrative per Unione Popolare - significa portare all'attenzione dei cittadini quanto siano pericolose e sbagliate alcune scelte fatte ai piani alti della politica, significa stare dalla parte di quel popolo che da mesi manifesta il suo dissenso verso una politica miope e guerrafondaia».