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LEINI - Nella seduta del 23 ottobre 2024, il Consiglio Comunale di Leini ha approvato all’unanimità la mozione «Eliminiamo le differenze: il ciclo non è un lusso», riproposta dall’attuale maggioranza al fine di  migliorarne il testo approvato nella scorsa consigliatura che nei fatti non è mai stata messa in pratica. La mozione, presentata in aula dalla consigliera Isabella Spezzano, neosegretaria del circolo cittadino del  Pd, è stata condivisa da tutta la coalizione «Una Leini Nuova». Il documento mette in evidenza il tema della povertà periodica che colpisce la popolazione femminile e intende dare un aiuto concreto alle donne più fragili, favorendo altresì la sostenibilità ambientale.

Il sindaco e la Giunta comunale s’impegneranno quindi ad allestire, nei bagni femminili delle scuole e nei bagni degli edifici pubblici del territorio, distributori di assorbenti gratuiti ecosostenibili, a mettere in campo misure di sostegno all’acquisto di assorbenti, per andare incontro alle necessità delle situazioni economicamente più fragili, e di rendere questi provvedimenti strutturali.

Soddisfatta Isabella Spezzano: «Il Pd, come ha sempre fatto negli ultimi anni, fa proposte volte ad aiutare concretamente le famiglie. Con “Eliminiamo le differenze” abbiamo ribadito che la parità di genere deve essere praticata e non solo teorizzata. Ogni donna in media ha le mestruazioni per 40 anni, per un totale di circa 520 cicli della durata media di 3- 7 giorni (65 giorni all’anno, quasi 7 anni della sua vita) con un consumo stimato di assorbenti di circa 12.000 unità a testa (il numero degli assorbenti e tamponi utilizzati ogni anno dalla totalità della popolazione femminile sarebbe compreso tra i 120 e 480 miliardi). Ogni confezione costa in media 4 euro e la verità è che non tutte le donne si possono permettere gli assorbenti».

Motivazione sufficiente a dotare i bagni di scuole e uffici di distributori di assorbenti, ma c'è anche la non indifferente questione ambientale ad aggravare la situazione. «Gli assorbenti sono rifiuti – prosegue Spezzano - che sia nel packaging, sia nel dispositivo contengono plastica. Materiale che ha tempi lunghissimi di smaltimento e che inquinano i nostri fiumi e di conseguenza nei mari e negli oceani intossicando la fauna marina e di conseguenza anche gli esseri umani. Ecco perché abbiamo chiesto di mettere nei distributori un prodotto biodegrabile, che si decompone in 90 giorni con un evidente vantaggio per l’ambiente. Un ringraziamento – conclude la segretaria dem - va a tutti i consiglieri comunali che hanno permesso che la proposta venisse approvata all’unanimità, senza distinzioni di sorta. Un messaggio positivo per la nostra città».