LEINI - Il comitato «Salvaguardiamo il Capirone» ha vinto la sua battaglia. L'attuale Rsa, che ospita una trentina di anziani, non verrà trasformata in una casa di comunità. Le oltre 2000 firme raccolte in questi mesi hanno spinto l’amministrazione, guidata dal sindaco Pittalis, a trovare una diversa collocazione alla nuova struttura e più precisamente presso il poliambulatorio di via Volpiano, come più volte richiesto dal Comitato, ma ritenuto inizialmente inadatto dall’amministrazione.
Ad annunciarlo ai parenti degli ospiti è stato il primo cittadino la scorsa settimana. La decisione è maturata a causa della riduzione dei fondi del Pnrr attuata dal Governo. «Nonostante le minori risorse a disposizione – afferma Pittalis - la Regione Piemonte ha scelto di non tagliare nessuna struttura prevista, ma di ridurne le dimensioni e le attività. Quando l’Asl To4 ha comunicato al Comune che la richiesta di spazi si sarebbe ridotta rispetto al progetto iniziale, ho chiesto di valutare l’attuale poliambulatorio come sede alternativa. I progettisti hanno effettuato alcuni sopralluoghi e stanno valutandone i risultati, dopo di che procederanno alla progettazione preliminare».
Non solo l’attuale Rsa resterà al suo posto ma sarà riqualificata seguendo le prescrizioni della commissione di vigilanza per evitare il ritiro del titolo abilitativo: «In quest’ottica non possiamo effettuare interventi avendo tutte le stanze occupate perché sarebbe impossibile. Per questa ragione non sbloccheremo i nuovi ingressi. La situazione attuale è quella che ci consentirebbe (ma è ancora da verificare) di poter effettuare gli interventi senza troppi disagi o difficoltà».
Soddisfatto, con riserva, in attesa degli atti formali, il comitato «Salviamo il Capirone»: «Finalmente l’amministrazione – rende noto il Presidente Adriano Depaoli - ha fatto prevalere il buon senso nell’interesse della collettività e attendiamo la tempestiva formalizzazione nella competente sede istituzionale di tutti gli atti necessari al mantenimento della Rsa nell’attuale sede, garantendo così il servizio alla cittadinanza e provvedendo ad ottemperare alle prescrizioni della Commissione di Vigilanza per l’adeguamento della struttura. Invitiamo, chi non avesse ancora provveduto, a sottoscrivere la nostra petizione nelle date che man mano comunicheremo». (S.i.)