LEINI - «Che cosa accadrà alla Rsa Capirone di Leinì e ai 33 anziani attualmente ospitati? La struttura per anziani, presente nel Comune dal 1721, dovrebbe essere trasformata in Casa di Comunità e la scelta di concedere la struttura all’Asl To4 deriverebbe dal costo di gestione e dagli investimenti necessari per renderla economicamente sostenibile. La nuova Casa di Comunità dovrebbe ospitare 10-15 ambulatori un punto prelievo, medici specialisti, pediatri, infermieri e altri professionisti, servizi diagnostici di base. Al momento, tuttavia, non sono giunte comunicazioni ai familiari degli ospiti preoccupati per le sorti dei loro cari ospitati nella struttura in merito alla loro permanenza e/o alle modalità di trasferimento, nonostante sia stato previsto che “la parte della struttura oggetto del comodato d'uso gratuito per la realizzazione della Casa della Comunità dovrà essere resa disponibile e accessibile entro il mese di novembre 2023”. Ho presentato, quindi, un’interrogazione a risposta immediata per fare chiarezza sulla situazione», spiega il consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.
«Nel giugno scorso – spiega Sarno – è sorto un comitato per la salvaguardia della Casa di Riposo che, al momento, ha raccolto oltre 2000 firme e sul territorio di Leinì esiste una struttura idonea ad accogliere una casa di comunità, peraltro indicata come sito nell’elenco allegato al verbale n. 42/2021 della conferenza dei Sindaci del 9 dicembre 2021. Ho chiesto, quindi, alla giunta regionale se non ritenga opportuno permettere all’amministrazione comunale e all’assemblea dei sindaci dell’Asl di rivedere la scelta della localizzazione della Casa di Comunità, scegliendo un altro sito idoneo e consentendo così, anche, un risparmio per la collettività, oltre che la salvaguardia totale degli attuali posti e ospiti in Rsa».
«Dalla risposta dell’Assessore Marrone si evincono alcune informazioni importanti; innanzitutto la Commissione di Vigilanza ha segnalato alcune criticità all’interno dell’edificio che ospita l’Rsa, criticità che invitiamo il Comune di Leinì, proprietario dell’edificio, a risolvere, intervenendo sulla manutenzione e sull’adeguamento della struttura. Dobbiamo manifestare, poi, una parziale soddisfazione perché abbiamo appreso che 22 ospiti della Rsa potranno continuare a essere ospitati nell’edificio e verranno soltanto spostati di piano, anche se ci chiediamo se l’Assessore abbia ricevuto informazioni corrette, dato che ci riferiscono che sembra non esserci posto. Inoltre, ci chiediamo che cosa accadrà agli altri 11 ospiti della struttura. Verranno trasferiti? Se sì dove? Continueremo a approfondire e monitorare la situazione al fianco delle famiglie degli ospiti che, da mesi, attraverso il Comitato per salvare la casa di riposo, il Comitato Salvaguardiamo il Capirone, portano avanti una campagna di sensibilizzazione e raccolta firme. Verificheremo che questa notizia venga confermata e che si trovi una soluzione concreta per tutti gli ospiti dell’Rsa, non solo per una parte», afferma Sarno.
«Contrariamente a quanto affermato dall’Assessore – interviene il Comitato Salvaguardiamo il Capirone - al primo piano della casa di riposo Capirone, come in tutto il resto della struttura, non ci sono uffici in uso all’Asl. Gli uffici in uso all’Asl si trovano nel poliambulatorio di via Volpiano, struttura che proponiamo noi per la Casa di Comunità e che era stata indicata anche nella conferenza dei sindaci. Inoltre, attualmente non c’è posto per spostare gli ospiti che dormono nell'ala (piano terra e piano primo) data in comodato all’ASL come invece è stato riportato dall’Assessore, cui evidentemente sono state date informazioni errate. Errori evidenti anche nella parte relativa alle comunicazioni ai famigliari degli ospiti: nessuno di noi è stato avvisato, la comunicazione è totalmente assente».
«Mi sarei aspettato – conclude l’esponente dem – di ricevere anche una risposta alla richiesta di una diversa collocazione della Casa di Comunità, ma purtroppo questa è l’ennesima volta in cui una questione sottoposta a due assessori riceve una risposta parziale. L’assessore Icardi che ha ricevuto da Cirio la delega più importante, quella alla sanità, conferma tutta la propria inadeguatezza. A questo proposito chiederemo in queste ore un’Audizione in Commissione Sanità del Comitato dei cittadini, durante la quale cercheremo finalmente di avere chiarimenti anche dal titolare dell’Assessorato alla sanità».