LEINI' - E' scontro politico sul progetto della nuova mensa scolastica, che l'amministrazione Pittalis vorrebbe realizzare nell'attuale parco verde dell'elementare «Anna Frank». Nei giorni scorsi, il Partito Democratico locale aveva pacificamente protestato davanti ai cancelli del plesso scolastico, srotolando uno striscione col quale si chiedeva il blocco di un’opera giudicata, dagli esponenti del centrosinistra, inutile.
Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, andato in scena a fine novembre, la maggioranza ha replicato alle critiche, discutendo la mozione presentata dai gruppi Uniti per Leini-Leini con Gabriella Leone e Progetto Leini in merito alla nuova mensa della scuola Anna Frank inserita nella richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario. Il vice sindaco e assessore all'istruzione, Cristina Bruno, ha ripercorso anche le tappe di sviluppo del progetto e le interlocuzioni sia con la direzione didattica, sia con l’azienda che attualmente gestisce il servizio di ristorazione: «I contenuti della mozione, laddove si riferiscono a questioni progettuali, sono sbagliati, per non dire falsi. In alcuni casi si riferisce a vecchie specifiche progettuali, superate dagli adeguamenti, in altri si tratta di affermazioni non vere. Nel dettaglio: i servizi al primo piano del nuovo edificio sono stati aggiunti al progetto, così come il montacarichi per le vivande ed è stato rimosso l’accesso allo stesso primo piano; l’accesso al cortile interno non è già più possibile adesso a causa di una scala di emergenza in metallo installata nel corso degli ultimi lavori effettuati; la superficie impermeabile non comprende la pavimentazione del portico e dell’area di manovra dei veicoli, in quanto realizzabile con materiale impermeabile. Per quanto riguarda l’area verde, visto che la dimensione del primo piano è di circa 280 metri quadri, si tratta di una perdita di circa 78 metri quadri, contando i 200 metri quadri dell’area giochi fino a quest’anno in uso esclusivo alla materna che saranno di nuovo nella disponibilità della scuola elementare. L’area verde attuale ha una superficie di 2.650 metri quadrati, parte dei quali, a ridosso della nuova ala costruita lungo il perimetro sud, non vengono utilizzati frequentemente per ragioni legate alla gestione dei gruppi e alla sorveglianza, quindi mi chiedo veramente di che cosa si stia parlando».
«Non vorrei che la diffusione di notizie inesatte e fuori contesto, per non dire del tutto false, abbia risvolti legati più alla prossima campagna elettorale che non al riscontro effettivo di criticità progettuali, tanto più che questa nuova mensa consente di attenuare drasticamente il problema annoso dei molti turni in mensa - ha poi aggiunto il vicesindaco - Ogni giorno mangiano all’Anna Frank tra i 600 e i 680 bambini, divisi in quattro turni della durata di venti-trenta minuti l’uno, un tempo davvero troppo breve, soprattutto per i più piccoli. Con la nuova mensa i turni scenderebbero a due, nelle giornate di modulo, o tre, con più tempo a disposizione. Nell’attuale mensa si potranno realizzare tre aule per laboratori o altre finalità espresse dalla direzione e una sala polifunzionale che sostituisce quella precedentemente progettata nell’area degli scuolabus e largamente insufficiente, tanto che non avrebbe capienza nemmeno per poter ospitare le riunioni del collegio docenti».
Conclude il sindaco Renato Pittalis: «In primo luogo, capisco l’attenzione all’area verde, che comunque viene preservata, ma ricordo che il tempo della mensa è scolastico a tutti gli effetti, cioè un momento dedicato all’educazione e alla socialità e come tale è necessario che sia tempo di qualità. Questa nuova mensa è la soluzione a un problema annoso, sentito da generazioni di studenti e dalle loro famiglie ed è stato impostato nell’unica modalità tecnica possibile. Questo progetto, tra l’altro, prevede anche magazzini per la palestra, l’adeguamento sismico della stessa palestra, tutti interventi necessari che, tra l’altro, vengono effettuati con fondi Pnrr: perché dire no a qualcosa che abbiamo aspettato per anni? Non posso pensare che non ci siano ragioni ideologiche, soprattutto perché quando l’Amministrazione precedente ha progettato l’ampliamento della scuola materna Collodi, lì sì che si è giocata l’area verde, ma nessuno ha detto nulla fino a lavori ultimati e ora sarà questa Amministrazione a dover spendere 130mila euro dei soldi dei cittadini per rimediare e realizzare un’area esterna degna di questo nome per gli alunni».