LEVONE - Premiata la big bench di Levone. Sono stati assegnati i fondi per i finanziamenti alle località che ospitano le grandi panchine. Al comune canavesano, guidato dal sindaco Max Gagnor, sono andati 1490 euro. Sono stati stanziati da Big Bench Community Project. Erano nove le candidature pervenute, di cui due dalla Liguria, tre dalla Lombardia, due dal Piemonte, una dall’Emilia Romagna e una dalla Toscana. L’ha spuntata il progetto di Levone incentrato sulla proposta di attività di arte terapia con l’argilla «Modellando orizzonti» che si ricollega alla Big Bench n.175 collocata proprio in terre argillose delle Vigne Eroiche.

I beneficiari del progetto, che otterranno il finanziamento di 1490 e uro, sono gli alunni della piccola scuola pluriclasse di montagna, alcuni dei quali con specifiche fragilità. Sono previsti 10 incontri, nell’arco di 3/4 mesi circa, durante i quali si affronteranno processi creativi che porteranno alla realizzazione di manufatti ispirati a tematiche differenti fra cui: ispirazione a personaggi del passato, immaginazione di personaggi futuri, decori per adornare la Big Bench, 

«Le motivazioni che hanno determinato tale scelta sono ritrovabili nel valore del progetto che è fortemente artistico sia nella fase progettuale ideativa sia nella manualità della realizzazione, nel coinvolgimento di bambini con difficoltà e alla possibilità di estendere la partecipazione a tutta gli abitanti del Comune – spiegano da Big Bench Community Project, fondazione no profit che si sostiene tramite le erogazioni liberali e la vendita dei passaporti - Ringraziamo il comune di Levone perchè ha creduto nel nostro progetto installando la Big Bench e mantenendola in ottimo stato, proponendoci la possibilità di regalare ai suoi bimbi un’esperienza unica».

«Sono felice per questo riconoscimento arrivato dal Big Bench Community Project – commenta il primo cittadino di Levone Max Gagnor - Continueremo a impegnarci per dare la possibilità a Levone di continuare ad essere un posto bello in cui vivere. Grazie alla fondazione Big Bench e a tutti i Big Bench panchinisti itineranti che in questi anni sono venuti a trovarci».