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CANAVESE - Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha firmato la richiesta dello stato di emergenza destinato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro della Protezione civile Nello Musumeci e capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, a causa delle violente precipitazioni che hanno colpito il Piemonte lo scorso fine settimana nelle province del Verbano Cusio Ossola, Torino e Vercelli.

In particolare è stato coinvolto il territorio della Valle Anzasca e Valle Divedro della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dell’Alta Val Sesia in provincia di Vercelli e dell’Alta Val Susa, Valli di Lanzo, Valli Orco e Soana e Canavese della Città Metropolitana di Torino. È stata anche completata una prima stima degli interventi necessari per le somme urgenze e per il ripristino immediato dei danni provocati dalla perturbazione che ammontano a circa 25 milioni di euro, sulla base dei sopralluoghi operati in queste ore dai tecnici della direzione opere pubbliche della Regione e dalle squadre della Protezione civile. 

«Voglio ringraziare quanti da giorni con il loro lavoro sono in campo a supporto delle località colpite dalle piogge e per consentire il ripristino della sicurezza di strade e fiumi. In tempi molto rapidi abbiamo inviato al governo la richiesta dello stato di emergenza per poter avere da subito risorse per le opere di somma urgenza da mettere a disposizione e dei Comuni. Siamo stati colpiti da un fenomeno violentissimo, che per fortuna non ha provocato vittime e che siamo riusciti a contenere grazie alla professionalità delle nostre squadre e anche grazie alle opere di messa in sicurezza del territorio realizzate in questi anni», dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. 

«In poche ore sono caduti circa 200 millimetri di pioggia che, ancora di più in considerazione del territorio montano interessato, costituiscono una vera eccezionalità - dichiara l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi - grazie a sindaci, vigili del fuoco e al sistema della protezione civile in poche ore si sono messe in sicurezza le persone che rischiavano di rimanere isolate e si è ripristinata una situazione di vivibilità dei territori. Siamo a fianco ai Comuni per la fase di ricostruzione che passerà anche dal riconoscimento di stato d’emergenza su cui già domenica sera abbia svolto un primo confronto con il sempre disponibile capo dipartimento nazionale Fabrizio Curcio e con il colleghi della Regione Valle D’Aosta».

L’assessore alla montagna Marco Gallo è pronto a organizzare un incontro con le Unioni montane Valli Orco e Soana, Valli di Lanzo e Valli dell’Ossola per fare un punto sulla montagna ferita, studiando eventuali interventi che vadano oltre quelli legati alla richiesta dello stato di emergenza avanzata dal presidente Cirio. «Quella dei cambiamenti climatici è una delle sfide più complesse da affrontare soprattutto in una regione con un’orografia quale quella del Piemonte che spesso accentua i fenomeni, proprio come è avvenuto nelle ultime ore nel Canavese e nel Verbano rendendo più fragile la tenuta idrogeologica  dell’intero sistema – dice Gallo -. Per questo credo sia importante fare squadra per dare forma a sinergie che rafforzino il territorio montano».