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MAZZÈ - Il castello di Mazzè rimane chiuso al pubblico. Questa situazione è causata dalle problematiche legate ai proprietari russi, che non riescono a ottenere i visti per tornare in Italia a causa del conflitto in Ucraina. L’imprenditore che con la moglie è proprietario del maniero potrebbe essere costretto a rimanere in Russia per motivi di precetto. Tuttavia, la coppia è determinata a tornare in Italia e a stabilirsi a Mazzè, dove avevano programmato di avviare una serie di visite guidate. Quando rientreranno in Canavese il Comune proverà a rivedere l'accordo per le visite. 

Acquistato nel 2013, il castello, con l’approvazione della Soprintendenza, è stato oggetto di tutta una serie di lavori di restauro da parte dei proprietari che poi hanno dato la loro disponibilità per eventi e visite. Nel frattempo, la Pro loco ha aperto un punto di informazione turistica nelle vicinanze. L'edificio, risalente al XIV secolo e costruito su una fortificazione romana, è avvolto da storie affascinanti. È legato alla leggenda di Ypa, la regina dei Salassi, e alle vicende dei conti di Valperga.

Durante i tour all'interno, i turisti possono visitare il museo delle torture, la sala gotica e il salone delle armi. Inoltre, c'è un interessante legame con la dinastia Romanoff: i conti Brunetta d'Usseaux, ex proprietari del castello, erano imparentati con la principessa Vania Romanoff. Fonti storiche rivelano anche che l'ultimo zar di Russia, Nicola II, soggiornò nel maniero, riprendendo un filo che unisce le due nazioni. La riapertura delle visite era prevista per il 22 settembre ma tutto è stato rinviato a data da destinarsi. Attualmente il castello è ben curato dai custodi e costantemente monitorato da un imponente sistema di videosorveglianza.