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NOMAGLIO-ANDRATE - Un grido d'allarme per una situazione che sta diventando sempre più insostenibile e delicata. L'accorato appello arriva dai sindaci di Andrate e Nomaglio. I primi cittadini, Enrico Bovo ed Ellade Peller, hanno preso carta e penna e, con una lettera inviata al prefetto di Torino, al presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, al sindaco della Città metropolitana, Stefano Lo Russo, e, per conoscenza, al presidente dell’Uncem, hanno chiesto «un pronto intervento che permetta l'immediata riapertura al transito della provinciale 73 da Borgofranco d’Ivrea ad Andrate e della 221 da Andrate a Chiaverano». Attualmente, infatti, i due paesi sono raggiungibili solamente tramite la Sp 72, che sale da Settimo Vittone, una strada tortuosa: «con gravi rischi per i molti tratti troppo stretti che non garantiscono un regolare doppio senso di circolazione».

«La strada per Settimo Vittone oggi è anche l’unica via che collega il Biellese alla Valle d’Aosta ed è percorsa da un traffico insostenibile per le caratteristiche della carreggiata - sottolineano i due sindaci - La lunga percorrenza Ivrea-Settimo Vittone-Nomaglio-Andrate rende i tempi per l’arrivo dei mezzi di soccorso inaccettabili: aumenta il rischio che corrono le persone che malauguratamente ne avessero bisogno. Sono un gran numero i residenti nei due paesi che si spostano a valle per motivi di lavoro e di studio: si deve garantire loro innanzitutto sicurezza oltre che il minor disagio possibile, per evitare che anche questo diventi motivo di abbandono della montagna».

Sono, inoltre, probabili ulteriori disagi e aumenti dei costi per ogni servizio che debba raggiungere i due paesi. Non si ha notizia, evidenziano Ellade Peller ed Enrico Bovo, di come possa essere garantito il trasporto pubblico locale già ridotto ai minimi termini: In questo momento, non si sa come verrà garantito attraverso il trasporto pubblico locale, il trasporto ad Ivrea degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, a partire da domani 23 aprile, al rientro delle vacanze pasquali. Sono facilmente prevedibili i disagi e l’aggravio dei costi per i servizi postali, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, per i servizi medici ed infermieristici, per il servizio di ossigenoterapia a domicilio, per ogni servizio che debba raggiungere i due paesi: sempre che si riescano a raggiungere. Impensabile per i parroci arrivare rispettivamente da Borgofranco a Nomaglio e ancor più da Chiaverano ad Andrate».

«Vorremmo anche richiamare l’attenzione sull’imperdonabile ritardo nei lavori sulla frana caduta ai primi di marzo sopra la frazione Biò di Borgofranco d'Ivrea: se non si fossero rallentate le operazioni di ripristino, non si sarebbe verificato l'ulteriore smottamento, causato dalle intense piogge degli ultimi giorni che hanno aggravato la situazione» concludono i sindaci.