IVREA - Via libera al nuovo ospedale del Canavese nell'area ex Montefibre di Ivrea. L'ok del Consiglio regionale, spaccato in due dalla scelta della location, ha alimentato ulteriormente le polemiche e oggi fioccano i commenti di chi ha accolto il via libera con favore e chi, invece, ritiene il passaggio in Consiglio regionale un grosso errore. A maggioranza - con 22 sì, 2 no, un astenuto e 17 non votanti – il Consiglio regionale ha approvato la proposta di delibera che individua l’area ex Montefibre di Ivrea per realizzare il nuovo ospedale dell'Asl To4.
«Grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio regionale del Piemonte della delibera per la localizzazione del nuovo ospedale di Ivrea nell’area ex Montefibre - dice, ad esempio, il sindaco di Bollengo, Luigi Sergio Ricca - si mette così un punto fermo ad una vicenda che si è trascinata per troppo tempo e ringrazio il Presidente Cirio e l’Assessore Icardi per l’attenzione posta alle nostre sollecitazioni. Una decisione che conferma una scelta già effettuata in passato su una analisi del Politecnico di Torino cui non è poi stato dato seguito. Ringrazio tutti i colleghi Sindaci che con me hanno sempre sollecitato una decisione e sostenuto la localizzazione del sito in un’area già urbanizzata, con caratteristiche di urbanità e dotazione di servizi. Spiace che il PD non abbia votato, pensavo ad un atteggiamento più responsabile. Spero che nel futuro sostenga con convinzione l’attuazione della decisione assunta dalla Regione. Inizia infatti adesso un altro percorso, quello della progettazione della struttura, della acquisizione del finanziamento e della rapida attuazione. Mi auguro senza tentennamenti e con la volontà di dare finalmente ad Ivrea ed al Canavese una struttura adeguata alle esigenze della sanità di oggi. Naturalmente questo non fa passare in secondo piano l’esigenza di avere al più presto le risposte alle esigenze del momento, a partire dal pronto soccorso di Cuorgnè. È certo che il sottoscritto, così come tutti i Sindaci del territorio, non si sottrarranno al confronto per avere risposte adeguate alle esigenze delle attuali strutture».
«Si è dovuto presentare perfino il “riservista” Cirio in aula per avere i numeri e far approvare la delibera sulla localizzazione del nuovo ospedale del Canavese – commenta la Presidente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale, Silvana Accossato - il centrodestra piemontese sia una coalizione a pezzi e di interessi contrapposti unita solo nella ricerca del consenso. Scandaloso l’aver invocato libertà di voto in coscienza per prendere una decisione come questa che è strettamente politica e amministrativa, quella coscienza che non invocano o usano lasciando smantellare a Marrone i diritti delle donne garantiti da una legge dello stato (la 194) tra il silenzio assordante del Presidente Cirio e dell’Assessore alla sanità Icardi oltre che delle consigliere della maggioranza».
«Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato l'ubicazione del nuovo ospedale ad Ivrea, presso l’area ex Montefibre e approvato anche un ordine del giorno sul potenziamento di tutti i reparti e il pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè - commenta Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte del gruppo Lega - una scelta che consentirà ai futuri pazienti e ai famigliari, ma anche ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto sanitario provenienti da fuori, di usufruire del nuovo nosocomio servendosi, oltre che della tratta stradale, anche, semplicemente della linea ferroviaria Torino-Ivrea-Aosta, con la vicina stazione di Ivrea. Rendere fruibili i servizi sanitari e i luoghi di lavoro è obiettivo non secondario, così come il miglioramento della qualità delle cure. La scelta di Montefibre permetterà entrambi».
«Oggi diciamo grazie a tutti - fanno sapere dalla web community PiazzaEporedia - ed anticipiamo il grazie per l'impegno a concretizzare i risultati fin qui ottenuti. Perché questo è solo l'inizio. D'ora in poi bisogna essere concretamente operativi giorno dopo giorno. Dai finanziamenti al progetto, i passi sono ancora lunghi. La web community PiazzaEporedia continuerà a sollecitare tutti. Ad informare i cittadini e creare solidarietà comunitaria in favore del territorio. Perché in questi ultimi anni abbiamo avuto la sensazione di sostituirci ad alcune forze politiche e sociali che hanno preferito rimanere nel silenzio più assoluto. In tanti, non hanno osato metterci la faccia. Anzi sono stati pronti a criticare le iniziative in difesa dell'ospedale di Ivrea e della sanità pubblica del territorio con tutta la sua storia. Sappiamo solo che la maggior parte delle forze politiche sta assumendo un atteggiamento di basso profilo perché essendo a ridosso delle prossime elezioni regionali, nessuno vuole correre il rischio di perdere consensi. Per questo riteniamo importante la votazione in consiglio regionale dove l'assessore alla sanità Icardi ha detto chiaramente, durante l'intervento in consiglio regionale, "potete anche astenervi tanto c'è una delibera di giunta”. Riconoscendo che bene hanno fatto le forze politiche di opposizione a mantenere il numero legale seppur non abbiano partecipato al voto. Altro non potevano fare in questo frangente. "Che se la smazzino pure fra di loro, avranno pensato, per questa operazione gestita male, anzi malissimo dalla giunta regionale”. Male hanno fatto invece i consiglieri regionali del movimento 5 stelle, sulla base del loro profilo politico avrebbero dovuto scegliere senza fare strategia. Un grazie alla Lega uscita compatta tranne qualche defezione irrilevante. Un ringraziamento al consigliere regionale Andrea Cane uno dei pochi che si è assunto la responsabilità politica. Perché la politica è chiamata soprattutto a decidere senza calcoli di ghiotte opportunità».
«La priorità è naturalmente che l'ospedale si faccia e venga realizzato al più presto - commentano Bongioanni e Nicco a nome dell’intero gruppo FdI in Regione - ma vogliamo rimarcare come, ancora nell’ultima assemblea dei Sindaci dell’Asl To4, tutti i primi cittadini dell’Alto Canavese, che è il territorio direttamente interessato, abbiano votato contro l’ipotesi Ivrea e a favore di quella di Pavone, e come solo il peso numerico dei sindaci più prossimi a Torino e lontani dall’area coinvolta abbia determinato la scelta di Ivrea, ascoltando probabilmente più le indicazioni della politica che le esigenze del territorio. Per questo noi di Fratelli d’Italia siamo fieri di essere stati coerenti fin dall’inizio dell’iter, ascoltando le ragioni dei cittadini e amministratori canavesani e contrastando l’approvazione della delibera con la non partecipazione al voto. Rileviamo che anche chi della maggioranza aveva espresso contrarietà ha permesso con il suo voto in aula l’approvazione della delibera. Continueremo a lavorare per supportare fino in fondo i sindaci affinché il nuovo ospedale offra i migliori servizi ai cittadini della zona».
«E' finita nel modo peggiore, con un Consiglio Regionale quasi incapace di prendersi le proprie responsabilità - commenta Canavese Riformista - abbiamo assistito al voto in diretta sulla pagina ufficiale Consiglio regionale del Piemonte e tra distinguo, vorrei ma non posso, autorevoli esponenti colti in diretta a fare la conta dei presenti e ci adeguiamo alla maggioranza dei sindaci (abbiamo spiegato da chi è composta quella maggioranza) ecco il risultato: 25 votanti (il minimo, il numero legale è proprio 25) 22 favorevoli, 2 contrari, 1 astenuto. Da quello che si capisce ecco il riassunto: Lega a favore di Montefibre (tranne Leone); Forza Italia a favore di Montefibre (tranne Fava); Fdi non partecipa al voto (ci domandiamo se lo avrebbe fatto ugualmente con il numero legale non raggiunto); PD, M5s e tutti gli altri gruppi di minoranza non partecipano al voto. Nei prossimi giorni saremo più precisi sui singoli voti per Montefibre e Ribes, sia tra i sindaci che tra i Consiglieri Regionali, rimane indubbiamente l'amarezza dell'aver constatato che, tranne rare eccezioni, della salute di tutto il Canavese Occidentale non interessa a nessuno».
Per il segretario provinciale della Lega, Astrid Sento, e il parlamentare Alessandro Giglio Vigna, «ha vinto il buon senso, ha vinto tutto il Canavese, al di là di ogni altro ragionamento è passata la linea del sito in cui la costruzione di un ospedale risulta più rapida. Ci spiace che qualche esponente politico abbia pensato di usare questa discussione per un proprio tornaconto personale. Qui stiamo parlando di un'opera con una proiezione di tipo generazionale, veramente brutto legare il dibattito all'immediato. Questo, tuttavia, non è il momento di puntare il dito contro chi ha rischiato di far saltare il progetto. E' il momento dei ringraziamenti: vogliamo ringraziare la ex amministrazione di Ivrea, in particolare gli ex assessori Balzola e Povolo che hanno fortemente creduto nel progetto, l'attuale amministrazione di Ivrea, che oggettivamente ha raccolto il testimone, l'assessore Icardi, il Presidente Cirio e il capogruppo Lega Preioni e il Vicepresidente della Commissione Sanità di Regione, Andrea Cane. Ringraziamo i Sindaci dell'Asl To4 per il contributo portato al dibattito e che a maggioranza si sono espressi per Montefibre, i due Comitati pro Montefibre, Piazza Eporedia e il Comitato per l'ospedale di Ivrea. Oggi constatiamo che se non fosse stato per l'energia e la forza politica profusa dalla Lega non si sarebbe arrivati a questo risultato. Ora, costruiamo il nuovo ospedale di Ivrea».