OZEGNA - Sono pariti nella giornata di oggi, sabato 24 febbraio, dal Comune di Ozegna, i beni di prima necessità ottenuti a seguito della raccolta a sostegno della popolazione Ucraina che è stata lanciata dal sindaco Sergio Bartoli e dalla sua amministrazione comunale. «Oggi ricorre il triste secondo anniversario dell’inizio del conflitto in Ucraina - commenta il primo cittadino ozegnese - è mia profonda convinzione che restare al fianco della popolazione locale rappresenti non soltanto un atto di generosità ma un profondo dovere morale e di solidarietà umana». Pacchi di pasta, cibo, farmaci, indumenti e giochi per bambini: i beni raccolti sono stati tantissimi, e raggiungeranno il villaggio di Kransnokutsk all’interno di uno scuolabus messo a disposizione dal Comune di Pertusio e dal sindaco Giuseppe Antonio Damini.
«Quella in partenza oggi è la 43esima missione umanitaria dell’associazione Memoria Viva di Castellamonte - spiega il sindaco Sergio Bartoli - grazie alla Croce Giallo-Azzurra di Torino, nelle scorse settimane sono riuscito ad ottenere un’ambulanza che verrà donata alla popolazione Ucraina e, su questa scia, anche il sindaco Damini ha scelto di mettere a disposizione uno scuolabus del Comune di Pertusio: tengo a ringraziarlo particolarmente per la collaborazione e il supporto». I due mezzi si dirigeranno in Ucraina, riempiti con tutti i beni di prima necessità che nelle scorse settimane sono stati raccolti nel Comune di Ozegna. Lo scuolabus del Comune di Pertusio partirà nella giornata di oggi, sabato 24 febbraio; mentre l’ambulanza ottenuta dal sindaco Bartoli inizierà il suo viaggio nelle prossime settimane, dopo aver terminato i suoi ultimi servizi sul territorio.
«Sia la Croce Giallo-Azzurra che il Comune di Pertusio, con il sindaco Giuseppe Antonio Damini e il vice-sindaco Antonio Cresto, sono stati fondamentali e tengo a ringraziarli particolarmente - commenta il primo cittadino Sergio Bartoli - farmaci, indumenti, giochi per bambini e cibo, anche per animali d’affezione. La raccolta che abbiamo indetto è stata un successo, non possiamo che esserne fieri. La risposta dei cittadini ozegnesi e canavesani, che hanno contribuito donando generi di ogni tipo, è stata sorprendente e voglio ringraziarli fortemente per la sensibilità. Nel corso di questi giorni i vari beni raccolti sono stati sistemati nei locali della Società Agricola di Mutuo Soccorso di Ozegna, con il fondamentale impegno del presidente Enzo Francone e dei volontari, sempre pronti ad accogliere chiunque volesse donare qualcosa». «All’inizio dell’invasione russa in Ucraina, due anni fa, uno spontaneo moto di solidarietà aveva unito le popolazioni canavesane. Grazie all’associazione “La Memoria Viva” i primi profughi arrivarono in Piemonte nei primi giorni di marzo del 2022, e Pertusio fu il primo paese in Canavese ad ospitare due signore, Liidia e Maria, che personalmente porto ancora nel cuore - commenta il sindaco di Pertusio Giuseppe Antonio Damini - Quando il sindaco di Ozegna Sergio Bartoli qualche giorno fa ci ha chiamati ad un nuovo sforzo di solidarietà non ci siamo tirati indietro: da una proposta del mio vice Antonio Cresto, nasce l’idea di usare lo scuolabus ormai dismesso ma ancora funzionante per uno scopo “più grande”. Sarà il segno tangibile della solidarietà, dell’amicizia e del grande cuore di Pertusio e di tutto il Canavese. Un modo per dire ancora una volta che siamo vicini alle popolazioni civili vittime di conflitti, nella speranza che possano cessare il prima possibile. Ad una richiesta di aiuto Pertusio risponderà sempre “presente!”».
Grande la soddisfazione del sindaco Sergio Bartoli, che ha fatto da perno e da collante fra le associazioni ozegnesi e del territorio per riuscire ad ottenere sia i mezzi che i beni di prima necessità diretti in Ucraina. «La mia recente esperienza a Leopoli, con la consegna di uno zaino con kit medico e strumenti di primo soccorso, è stata toccante. Mi ha colpito la sofferenza delle persone: a pagare le conseguenze delle guerre sono sempre i civili, che non ne possono niente. Essere al loro fianco e cercare di aiutarli è un onore, lo dico sempre: la solidarietà non ha confini - conclude il borgomastro di Ozegna - Ad oggi abbiamo portato aiuto fin dove i nostri mezzi ce lo hanno permesso; speriamo di poter rinnovare in futuro, sempre con il prezioso e generoso sostegno dei nostri concittadini, queste missioni umanitarie a favore delle altre popolazioni civili che, senza responsabilità e colpa alcuna, vivono in territori teatro di situazioni belliche».