OZEGNA - Il sindaco di Ozegna Sergio Bartoli ha presentato lunedì 11 marzo al consiglio comunale una proposta per sostenere la mobilitazione in corso degli agricoltori e degli allevatori. La protesta, diffusa in tutta Europa, è incentrata sull’opposizione alle politiche del Green Deal, promosso dalla Commissione Europea con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Le ragioni della protesta variano tra i paesi dell’Unione, ma le richieste comuni riguardano redditi e aiuti più elevati, l’opposizione ai vincoli rigidi del Green Deal, maggiore tutela dagli eventi climatici estremi e concorrenza sleale. In Italia, la protesta si focalizza su redditività inadeguata e ricollocamento dei sussidi.
«Lunedì sera, in occasione del consiglio comunale aperto tenutosi ad Ozegna, abbiamo deciso di accogliere gli agricoltori del nostro territorio, per ascoltare le loro voci in un momento così complicato - dichiara il sindaco Bartoli - Le questioni emerse sono tantissime e noi abbiamo approvato un ordine del giorno che si impegna a trasmettere agli organi competenti (Regione Piemonte, Ministero dell’Agricoltura, foreste e sovranità alimentare, Commissione Europea e Anci) tutte le criticità a cui questo comparto sta andando incontro».
Presenti alla serata, non solo gli agricoltori del Canavese e del territorio con i loro trattori parcheggiati fuori dallo Palazzetto dello Sport ozegnese, ma anche molti sindaci e amministratori locali, che hanno voluto dare il loro sostegno a un comparto e una filiera che, nonostante un fatturato aggregato di oltre 60 miliardi di euro nel 2023, è minacciato dalle politiche dell’Unione Europea. «Ringrazio tutte le persone presenti alla serata e che sono intervenute. La nostra agricoltura è a rischio e non smetterò di battermi su questo tema - continua Sergio Bartoli - Mi auguro che la questione venga affrontata in maniera concreta e al più presto possibile, per risolvere un problema che è vitale non solo per il nostro paese, ma anche per le generazioni a venire».