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PONT CANAVESE - La chiusura del deposito di Pont Canavese dopo gli atti vandalici della scorsa settimana e il tentato furto di un pullman dalla stessa area parcheggio della Gtt, diventa un caso politico. Alberto Avetta, consigliere regionale Pd e vice presidente della commissione trasporti, attacca la Lega.

«Chiudere il deposito Gtt di Pont Canavese significa negare un’importante opportunità alle nostre valli. E questo è solo l’ultimo segnale della grave difficoltà in cui la giunta Cirio sta abbandonando il trasporto pubblico locale – commenta Alberto Avetta - Registriamo con piacere che a denunciare tali criticità ci sia anche una forza politica come la Lega che governa la Regione Piemonte con il gruppo più grande, ben 23 consiglieri regionali. Preferiremmo che una forza di governo di queste dimensioni non si limitasse a constatare i problemi, bensì contribuisse a risolverli garantendo a bilancio le risorse necessarie per evitare le chiusure come quella di Pont Canavese».

«I territori montani, i lavoratori e i pendolari pagano il conto di una situazione che è causata dai tagli della giunta Cirio, che costringono le aziende, a cominciare dalla Gtt, a ribaltare questa carenza di risorse sulla gestione. Ed è solo grazie all’impegno dei sindacati se si è pervenuti ad un accordo che garantisce quantomeno ai dipendenti costretti a spostarsi da Pont a Ivrea o Rivarolo di avere pagata la trasferta – conclude l’esponente canavesano del Partito Democratico - Insomma, con buona pace dei proclami di Cirio e della Lega a difesa delle popolazioni alpine, la giunta regionale taglia, i territori montani vengono penalizzati e gli utenti della linea Pont-Rivarolo-Chieri subiscono disservizi, disagi, ritardi. Fa piacere che anche la Lega abbia finalmente aperto gli occhi su quanto da tempo il Pd, i sindacati e i comitati di pendolari denunciano e segnalano. Ma, o si sta con Cirio e si assume le responsabilità di ciò che non va, o si fa opposizione».

Non si è fatta attendere la replica del consigliere regionale della Lega, Andrea Cane: «In risposta al collega Avetta del Pd, che si stupisce del fatto che proprio la Lega nella persona del sottoscritto, sia stata ingaggiata dagli stessi lavoratori della Gtt per la risoluzione della problematica, fa ben capire in che acque navighino i colleghi delle opposizioni su questi territori. Come mai, infatti, è di nuovo toccato alla Lega, da sempre partito del territorio per antonomasia e vicino ai cittadini e ai lavoratori così come alle amministrazioni comunali, essere informata di un fatto come la chiusura del deposito Gtt di Pont sul quale concordo che neghi un’importante opportunità alle nostre valli? Ma è troppo semplicistico, poi, dare colpa all’attuale Giunta di Centrodestra o all’Assessore di riferimento Gabusi, che peraltro è stato molto disponibile fin da subito a farsi da interlocutore con le parti in causa. Ben venga, infatti, la notizia confermatami anche oggi dai dipendenti Gtt, con i quali sono giornalmente in contatto, che verranno riconosciute le trasferte per chi deve effettuare le partenze al mattino da Pont, facendo però partire i bus da Ivrea o Rivarolo vuoti con conseguenti corse a vuoto per il trasferimento. Questi km però costano meno delle telecamere, che dovrebbero essere poste all’interno del deposito di Pont Canavese?».

«Queste sono le domande e le interlocuzioni che ancora oggi ho avuto con i lavoratori del territorio, e alle quali faremo in modo di trovare una risposta con l’impegno dell’Assessore Gabusi. La domanda che faccio invece al collega delle opposizioni è perché i cittadini non identifichino più i partiti delle Sinistra come punto di riferimento di difesa dei lavoratori, ma chiamino invece i rappresentanti della Lega, che come me abitano veramente il territorio tutto l’anno e non solo a parole dai palazzi torinesi. Si facciano quindi una domanda e si diano una risposta da soli, altro non posso dire se non ribadire, come sempre, il mio massimo impegno per tutelare il territorio: la politica non ha certo la bacchetta magica, ma deve essere soprattutto ascolto e impegno per risolvere con buonsenso i problemi. Chiudo evidenziando che se il Presidente Cirio è recentemente stato nuovamente segnalato tra i Governatori più apprezzati del nostro Paese, le opposizioni non possono far altro che prenderne atto e cercare di riprendere in futuro un po' più di contatto con la realtà».