PONT CANAVESE - Presentata ieri a Pont Canavese la green community «Sinergie in Canavese». La compagine è formata da 5 Unioni Montane, (Valli Orco e Soana in qualità di capofila, Gran Paradiso, Valle Sacra, Val Gallenca e Alto Canavese) oltre al Comune di Cuorgnè, per un totale di 27 Comuni coinvolti. Hanno aderito in qualità di partner il Parco Nazionale del Gran Paradiso, l’ente di gestione dei Sacri monti e il Gal Valli del Canavese. Il progetto sviluppa tutti e nove i temi che sono alla base delle Green Communities, quali l’energia rinnovabile, le risorse idriche e forestali, l'efficientamento degli edifici, lo sviluppo in chiave di sostenibilità delle filiere locali, il turismo e l’agricoltura.
«È molto bella e intelligente la Green Community Sinergie in Canavese - dicono Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale - è il modo per dire come siamo comunità nella sostenibilità, a prova di futuro. E senza i territori come le valli canavesane, transizione e crisi non si affrontano. Vale per tutte le alpine e appenniniche italiane. Il cambiamento lo si fa qui, con le comunità attivate e protagoniste. Sinergie. Con tante Unioni montane, tanti Comuni, tante imprese, molte associazioni».
Un plauso agli amministratori Marco Bonatto, Marco Balagna, Igor De Santis, Maurizio Giacoletto, Lorenzo Giacomino, Massimiliano Gagnor, Piero Rolando Perino, Franca Cargnello: «La strategia non è un elenco della spesa, come già dicevamo in Uncem quando le abbiamo inventate nel 2008. Adesso in Canavese occorre bene spendere 4,3 milioni di euro di Pnrr, ma è necessario un incisivo lavoro con le scuole, con le aziende, con le datoriali e anche un nuovo patto tra consumatori e produttori dei beni pubblici».
A partire ovviamente dall'acqua. Per questo Uncem auspica che Iren entri nella Green Community. «Il percorso di rinnovo delle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche dovrà stare nel processo che muove il territorio e lo rende più compatto - dicono Colombero e Bussone - i flussi in ballo devono permettere maggiori forza e coesione. E anche su questo c’è un importante lavoro politico da fare, a partire dai rapporti con Torino. La Città non può essere indifferente alla Green Community che va verso il Parco del Gran Paradiso, altro soggetto decisivo per dire cosa sono i territori montani di oggi e di domani».