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RIVAROLO CANAVESE - Celebrazioni del 25 Aprile con ospite d'eccezione a Rivarolo Canavese, dove l'orazione ufficiale è stata affidata all'ex magistrato e presidente della Camera, Luciano Violante (nel video). I saluti istituzionali del sindaco Alberto Rostagno, seguiti alla deposizione della corona d'alloro al monumento ai caduti di corso Torino, hanno preceduto l'intervento, per l'Anpi, di Gabriella Meaglia e del sindaco dei ragazzi, Matteo Dell'Api. Le celebrazioni di Rivarolo si sono inserite nel contesto della manifestazione «25 x 3» che quest'anno ha idealmente accomunato Rivarolo, Cuorgnè e Castellamonte. 

Proprio a Rivarolo, alle 10.30, è arrivata la «Staffetta della Liberazione» da Castellamonte e Cuorgnè, simbolico omaggio al fondamentale supporto alla Liberazione arrivato proprio dalle staffette partigiane in azione in Canavese. Presenti in gran numero le associazioni d'arma della città, volontari, Alpini e membri del Consiglio comunale, oltre ai ragazzi delle scuole, la Filarmonica Rivarolese, i rappresentanti dell'associazione marocchini all'estero in Italia e i ragazzi dell'Anffas. 

Il sindaco Rostagno ha auspicato che la festa del 25 Aprile diventi (prima o poi) la festa di tutti, un monito per la libertà conquistata in virtù della consapevolezza che, ogni giorno, bisogna fare qualcosa per mantenerla. Lo stesso Luciano Violante, parlando del ruolo determinante dell'educazione nel concetto di libertà e dell'importante funzione sociale che svolgono, in questo contesto, gli insegnanti, ha ricordato il dovere di ogni cittadino a preservare libertà e dignità, «valori che non sono negoziabili». L'intervento completo dell'ex presidente della Camera nel video. Il discorso ufficiale è stato consegnato simbolicamente al sindaco Rostagno. 

«Questa giornata è il discrimine tra l'oppressione e la libertà - ha sottolineato Violante che ha ricordato Foa, citato Gramsci e accennato anche alle vititme del terrorismo e della mafia - a noi ci sembra normale la libertà, venire qui, parlare, essere di religioni diverse, esprimere opinioni. Ma non sempre è stato così. La libertà e la democrazia non vengono date una volta per tutte. Non dobbiamo abituarci alle perdite di libertà progressive. Possiamo averne anche di meno, anzichè di più, e dobbiamo stare attenti. Sta a noi difenderla. Reagiamo con forza a chi nega il valore di questa giornata, il valore della democrazia e dell'antifascismo».