RIVAROLO CANAVESE - Il regolamento del Comune di Rivarolo Canavese non autorizza gli spettacoli con animali ma il circo che si è insediato in piazza del Mulinet (e che rimarrà a Rivarolo fino a domenica 5 marzo 2023) propone uno spettacolo (stando ai manifesti) anche con otarie, cavalli e cammelli. Da palazzo Lomellini è arrivata una nota ufficiale dell'amministrazione che si scaglia contro l'uso degli animali nel circo, pur sottolineando che il regolamento varato nel 2018 dal Comune, allo stato attuale, non può essere attuato.
«Il Regolamento Comunale a tutela del Benessere Animale, che questa amministrazione ha fortemente voluto nel 2018, all’articolo 18 vieta espressamente l’utilizzo di specie selvatiche ed esotiche per attività di intrattenimento - fanno sapere dal Comune - eppure una sentenza del Tar Piemonte ha chiarito che secondo le Linee Guida Cites non può essere fatto alcun divieto ai circhi di utilizzare determinate specie di animali. A questa sentenza si sono unite quelle di Marche, Molise, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Emilia Romagna. E’ evidente, dunque, che il legislatore, allo stato attuale, ha un atteggiamento di particolare favore nel mantenimento di spettacoli con animali, non tenendo in considerazione l’evoluzione concettuale in merito alla tutela di ambiente, biodiversità ed ecosistemi entrata a pieno titolo in Costituzione l’11 febbraio 2022, ma che non prevede ancora reale applicazione a livello legislativo».
Si fa quindi riferimento alla legge del 1968 che autorizza la presenza degli animali nei circhi, obbligando gli Enti locali ad individuare aree comunali disponibili per l’installazione dei tendoni riconoscendo la funzione sociale di circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. La legge non pone alcuna limitazione all’utilizzo di animali: «Una legge, quella del 1968, che non risulta essere più adeguata, non rispondendo nella maniera più assoluta alla nuova attenzione e sensibilità della nostra società, sempre più consapevole e attenta», sottolineano dal Comune.
«Va precisato che questa amministrazione non ha nulla da eccepire alle attività circensi in sé, che anzi raccontano la storia di un’arte millenaria molto affascinante. Ma siamo certi che artisti, clown, acrobati e ginnasti possano creare momenti di altissima arte e cultura senza dover “usare” animali, soprattutto selvatici ed esotici, che certo non possono essere pienamente a proprio agio e privi di stress in un contesto così lontano dal loro habitat naturale». Dal punto di vista normativo, insomma, visto il recente pronunciamento del Tar, il regolamento del Comune non ha alcun effetto.
«Dimostriamo grande partecipazione alle attrazioni di spettacolo viaggiante che propongono spettacoli alternativi, e spieghiamo ai nostri bambini quanto è bello studiare e scoprire il comportamento degli animali nel loro habitat naturale - aggiungono dal Comune di Rivarolo - il nostro comportamento e le nostre scelte possono influenzare la proposta di questi spettacoli. Finché avere animali “funzionerà” di più che non averne e finché la legge non prenderà una posizione chiara in merito, in armonia con le modifiche costituzionali appena entrate in vigore, gli animali continueranno ad essere oggetti e non esseri senzienti».