RIVAROLO CANAVESE - Prima grana giudiziaria per la nuova amministrazione di Rivarolo Canavese. Una grana ereditata dal recente passato e, in particolare, dal nuovo piano di protezione civile licenziato poco tempo dalla vecchia maggioranza. Il Consorzio irriguo ha presentato ricorso al Tar e chiederà al Comune un risarcimento di mezzo milione di euro. Di fatto il Consorzio è stato investito di oneri e responsabilità nella gestione delle acque, nell'ambito del nuovo piano di protezione civile.
Circostanza che i consiglieri di minoranza di centrodestra della passata legislatura, Bertot e Raimondo, avevano ampiamente contestato in Consiglio comunale. L'amministrazione è andata comunque avanti sollecitando la presa di posizione del consorzio e il successivo ricorso al Tar Piemonte, con tanto di richiesta danni.
Ora l'amministrazione Zucco Chinà si siederà al tavolo con il Consorzio (formato principalmente dagli agricoltori rivarolesi) per trovare una quadra ed evitare di finire in giudizio. La soluzione più probabile, a fronte della situazione che potrebbe costare cara alle casse di palazzo Lomellini, è quella di annullare in autotutela la delibera per poi riscrivere il piano insieme alle parti in causa ed evitare controversie giudiziarie. C'è tempo qualche settimana prima che si passi al Tar.