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RIVAROLO CANAVESE - Non si placano le polemiche politiche sulla presentazione del nuovo libro dello storico, Eric Gobetti, «E allora le Foibe?» in programma il prossimo 11 marzo 2025 al liceo Aldo Moro di Rivarolo Canavese. La Lega è pronta a presentare un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.

Alessandro Giglio Vigna, parlamentare canavesano della Lega, commenta: «Ringrazio gli studenti dell'Aldo Moro per aver segnalato alla Lega quanto stava per accadere, è positivo che studenti delle superiori si rivolgano a noi per segnalare una stortura all'interno del loro Istituto. Al di là del biasimo verso chi dà ancora voce e spazio a personaggi che negano o minimizzano la grande tragedia delle Foibe e dell'esodo Istriano non possiamo che rilevare come portare queste tesi in Canavese sia anche un insulto verso il nostro territorio, un territorio che fu particolarmente accogliente grazie ad Adriano Olivetti che diede lavoro e rifugio agli esuli di quelle terre. Dal canto nostro ne informeremo le Associazioni che si occupano di queste vicende, come l'Unione degli Istriani e il Comitato 10 Febbraio, le prime ad aver titolo di parlarne. Esprimiamo poi tutta la nostra solidarietà ai tanti studenti che si sentono offesi e valuterò la possibilità di una Interrogazione Parlamentare per informare il Governo e per chiedere al Governo che fatti di questo genere non si ripetano non solo in Canavese, ma in tutto il paese».

«Esprimiamo la nostra profonda disapprovazione per le recenti polemiche che hanno coinvolto l'Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo Canavese - aggiungono dalla Lega - pur nel pieno rispetto della libertà di insegnamento e dell'autonomia scolastica, principi fondamentali sanciti dalla Costituzione Italiana, sosteniamo con forza il diritto degli studenti a un'educazione critica e pluralista, lontana da pressioni ideologiche e strumentalizzazioni politiche». Giorgia Povolo, referente degli enti locali per il Canavese aggiunge: «La storia non può essere rivisitata, le Foibe e l’Esodo sono eventi drammatici e vanno narrati con neutralità, la soluzione ottimale sarebbe stata proprio affidarsi ad associazioni qualificate da statuto ad affrontare certi temi».

La lista civica «Energia per Rivarolo» va all'attacco della destra. «Le dichiarazioni del consigliere regionale di FdI, con la sua richiesta di "annullare l'iniziativa" o "rimodularla profondamente" e le ulteriori pressioni di un parlamentare della Lega, che parla addirittura di "una stortura all'interno dell’Istituto” sollevano un interrogativo inquietante: da quando un rappresentante politico si arroga il diritto di decidere quali lezioni possano essere tenute in un liceo e quali no? Definire "comizio della menzogna" o “un sopruso” una lezione tenuta da uno storico che ha dedicato anni di ricerca allo studio del confine orientale è un'offesa non solo a Gobetti, ma all'intero mondo scientifico e alla serietà della ricerca storica. Non meno preoccupanti sono le parole del sindaco Zucco Chinà, che con la sua consueta dote da camaleonte equilibrista tenta di non scontentare nessuno, finendo però per scontentare tutti. Richiamare il "buon senso del Dirigente Scolastico" per auspicare la cancellazione di un evento scolastico è un tentativo di pressione politica che non può essere accettato in una società democratica. Preoccuparsi dell'"apprezzamento delle famiglie" e degli "effetti sulle iscrizioni future" sembra essere un modo elegante per suggerire che la verità storica debba piegarsi alle esigenze di marketing scolastico. Non pieghiamo l’istruzione alla dimensione privatistica che tanto garba al nostro primo cittadino, che a volte dimentica, però, di esser stato chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Un ex dirigente di un’importante istituto di formazione dovrebbe pur sapere che il compito primario della scuola è formare cittadini dotati di spirito critico, capaci di orientarsi nel mondo dell’informazione senza subire alcuna influenza politica. Siamo consci delle aderenze dell’assessore Cuffia e non ci sorprendono le sue affermazioni, ma ci chiediamo quale sia la posizione della vicesindaca, nonché assessora alla Cultura, Vittone. Ci auguriamo che almeno lei esprima la sua indignazione e massima solidarietà ai docenti».

«La questione delle foibe e quella più ampia delle vicende del confine orientale è una pagina dolorosa e complessa della nostra storia, che merita di essere affrontata e approfondita con rigore scientifico e onestà intellettuale. E chi meglio di uno storico riconosciuto può aiutare i giovani a comprendere questa complessità? La storia non può e non deve essere stravolta, ridotta a slogan politici o utilizzata come arma di propaganda dal politico di turno. E' paradossale che proprio chi invoca il rispetto della “memoria storica” cerchi poi di censurare chi la storia la studia professionalmente, con rigore scientifico. La vera offesa alle vittime non è permettere che la loro storia venga studiata in tutta la sua complessità, ma strumentalizzarla per fini politici. Energia per Rivarolo riafferma con forza la propria fiducia nell'autonomia scolastica e nella professionalità dei docenti. La scuola deve rimanere uno spazio di libertà intellettuale, dove le giovani menti possono confrontarsi con la complessità del mondo senza filtri ideologici».