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RIVAROLO CANAVESE - Si infiamma lo scontro politico dopo le parole pronunciate da Roberto Ravello, vice capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, che ha duramente bocciato, per usare un termine scolastico, la decisione dell’Istituto di istruzione superiore «Aldo Moro» di Rivarolo Canavese di organizzare una conferenza di presentazione del libro di Eric Gobetti «E allora le Foibe?», prevista nell’aula magna il prossimo 11 marzo.

Sulla vicenda è intervenuta la Flc Cgil Piemonte, che ha detto un «no» secco «agli attacchi alla libertà di insegnamento e all’autonomia scolastica». Attraverso un comunicato stampa La Flc Cgil Piemonte: «condanna con forza il nuovo attacco alla libertà di insegnamento, all’autonomia delle istituzioni scolastiche e al diritto di espressione, portato avanti da esponenti politici che si allontanano dai principi fondamentali della nostra Costituzione. Il comunicato stampa del Consiglio Regionale del Piemonte, firmato dal vice Capogruppo di Fratelli d’Italia, Roberto Ravello, con cui si chiede alla dirigente scolastica dell’Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo di annullare la presentazione del libro "E allora le Foibe" di Eric Gobetti e si interpella direttamente il docente responsabile di dipartimento di filosofia e storia a dare spiegazioni della scelta, rappresenta un grave tentativo di intimidazione nei confronti di una scuola pubblica e autonoma».

«Il fatto che Ravello si rivolga direttamente alla dirigente scolastica per chiedere l'annullamento di una attività didattica evidenzia una concezione della scuola subordinata al controllo politico, coerente con il progetto di autonomia differenziata che mira a condizionare l’istruzione e limitarne la libertà – spiegano Luisa Limone, segretaria regionale Flc Cgil, e Antonio Balestra responsabile regionale dirigenti scolastici Foc Cgil - Esprimiamo la nostra piena solidarietà allo storico e scrittore Eric Gobetti, alla dirigente scolastica Cosetta Borrelli, al docente rappresentante di dipartimento Giovanni Riccabone, ai docenti e alla comunità educante tutta dell’Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo. La scuola non può diventare terreno di scontro per chi cerca visibilità politica: continueremo a difenderne con determinazione il suo ruolo di presidio democratico e di formazione critica, nel rispetto dei valori costituzionali».

Forte presa di posizione anche delle sezioni Anpi di Alpette, Caluso, Castellamonte, Cuorgnè, Forno, Ivrea e basso Canavese, Pont Canavese, Rivarolo-Favria-Oglianico, Settimo Torinese, Valperga-Pertusio con l’adesione della presidenza del comitato provinciale Anpi Torino: «Ribadendo che in qualsiasi contesto anche una sola vittima è una sconfitta per l'umanità, le sezioni Anpi del Canavese esprimono piena solidarietà allo storico Eric Gobetti, oggetto di continue becere minacce, sia di impronta neosquadrista che istituzionali, per la sua attività intellettuale di ricerca e contestualizzazione degli eventi sul "fronte orientale" italiano negli anni della seconda guerra mondiale all'interno del feroce fenomeno di colonizzazione italofascista di quei territori. Rimarcando nello stesso tempo anche l'ampia partecipazione, dopo l'otto settembre, di un gran numero di già soldati italiani divenuti partigiani, con, tra di loro, anche esponenti canavesani, alla lotta partigiana contro gli occupanti nazisti. La strumentalizzazione avulsa dal contesto del tragico fenomeno delle foibe è, quello sì, un tentativo di negazionismo revisionista storico a cui le forze antifasciste debbono opporsi non solo per un criterio appunto storico ma nondimeno per le ricadute sulla storia di oggi e di domani. Tanto più nell'anno della celebrazione dell'80° della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Alle iniziative di studio come quelle intraprese dal liceo Aldo Moro di Rivarolo va il sostegno pieno e la solidarietà dell'Anpi, per una didattica libera dalle briglie del potere di turno in accordo con il dettato della Costituzione nata dalla Resistenza».

«Il consigliere Ravello, gruppo regionale di Fratelli d’Italia, le cui competenze storiche, pedagogiche, educative e scientifiche sono ai più sconosciute (e tali rimarranno), interviene sulla scelta della scuola di Rivarolo che ha deciso di invitare Eric Gobetti nell’ambito di una iniziativa sulla ricostruzione storica delle foibe, e definisce tale scelta, con un linguaggio apparentemente scomposto, “meschinità”, “schiaffo” alla storia, ad un certo punto compare anche la parola “revisionismo”. Il linguaggio appare primitivo, ma rivela una cultura politica e contiene un messaggio politico ben preciso - rispondono dalla Cgil di Torino, che ha Angelica Liotine come referente territoriale in Canavese - Sono anni che l’estrema destra di Fratelli d’Italia individua in Eric Gobetti – storico, autore di volumi e ricerche (una anomalia per l’estrema destra) – un bersaglio da etichettare come la fonte di un rovesciamento della storia, quella delle foibe, assunta dall’estrema destra strumentalmente come l’occasione per contrapporre, quasi fossero comparabili, la vicenda complessa e drammatica delle foibe alla storia della Resistenza fondativa della Repubblica e della Costituzione. Eric Gobetti da anni riceve minacce e intimidazioni da parte dell’estrema destra e la gravità di questa azione prescinde dalla lettura che Gobetti fornisce del fenomeno storico delle foibe. Non ci risulta che storici dell’estrema destra siano stati investiti da aggressioni, intimidazioni e minacce. A dire il vero, non ci risultano proprio storici di area. Forse perché per fare lo storico occorre fare ricerca storiografica, misurarsi con una comunità di studiosi per analizzare e confrontarsi su tesi differenti, quando non contrapposte. Fare storia è diverso che strumentalizzare la storia. Nonostante questo, il consigliere Ravello pubblica con tanto di identificazione coloro che si sarebbero resi responsabili dell’iniziativa presa dalla scuola “Aldo Moro” di Rivarolo. Quando si indicano i nemici, si indicano anche i bersagli; dietro l’apparente dichiarazione di dissenso si cela un comportamento bullistico che vuole mettere in discussione la libertà di insegnamento e l’autonomia scolastica. Il consigliere Ravello provveda, e anche velocemente, a tenere libera la sua agenda per la manifestazione che si tiene tutti gli anni la sera del 24 aprile dove si ricorda e si celebra la Resistenza da cui nasce quella idea di rappresentanza democratica sulla quale anche Ravello è seduto. Fare i fascisti i democrazia è facile, noi siamo cresciuti con l’esempio di chi lottava per la democrazia durante il fascismo. Contrapporre le foibe alla Resistenza è il vuoto culturale e politico. Insieme alla solidarietà a Eric Gobetti e all’Istituto Aldo Moro, oggetto di questa aggressione, la Cgil di Torino ribadisce che i giovani che si batterono contro il fascismo non sacrificarono solo le loro vite per una battaglia democratica, furono espressione di audacia, coraggio, il coraggio di un patriottismo della Costituzione. In quella storia nasce il patriottismo, il resto è bullismo istituzionale che si agita nel vuoto».

In merito a quanto accaduto a Rivarolo è intervenuta anche la consigliera regionale del Pd, Gianna Pentenero: «Vorrei offrire uno spunto di riflessione sulle polemiche innescate dall'iniziativa della Preside del liceo Aldo Moro di Rivarolo. Mi sono occupata di scuola per anni da assessore Regionale ed ancora continuo in altra veste a farlo, un'opportunità che continuo a ritenere straordinaria per osservare da vicino i cambiamenti della nostra società indipendentemente dal giudizio che se ne può dare. Ma le recenti polemiche, però, impongono una immediata presa di posizione, perché testimoniano l'esistenza di un pericoloso costume autoritario, che se non viene fermato all'origine, rischia di provocare l'assuefazione all'idea che si possa liberamente condizionare l'autonomia scolastica in nome di chi, al potere, si sente autorizzato a infrangere i capisaldi della dialettica democratica al riparo delle proprie convinzioni ideologiche. Perché il nodo rimane questo: l'idea di rovesciare la storia con la forza del revisionismo che si conquista sempre più aree di consenso per ridurre a mera facciata il pluralismo democratico, fino a negare le responsabilità e concedere una patente di legalità al negazionismo. Da alcuni, purtroppo, ciò è interpretato come una rivincita proprio sulla storia che dichiarano di voler difendere, dimenticando che la storia li ha visti e continua a giudicarli sconfitti. Altro è esempio il comportamento dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia che non ha mai rifiutato il confronto storico nelle manifestazioni pubbliche su quei dolorosi fatti a lungo sottaciuti dalle nostre istituzioni che con l'esodo dalle terre dalmate-istriane e la tragedia delle foibe coprì nei primi decenni del dopoguerra le responsabilità italiane nell'occupazione di quei territori».

«Il vice-capogruppo regionale di F.d.I. Roberto Revello, travolto da superficiale conoscenza e demagogica propensione ad appropriarsi di competenze nel merito di alcuni drammi storici, ha chiesto alla dirigente scolastica dell'istituto Aldo Moro di Rivarolo Canavese di annullare una attività didattica - la presentazione del libro "E allora le Foibe" di Eric Gobetti, evidentemente autore non gradito a quanti, adusi a considerare la storia non già in base a studi, approfondimenti, dati analitici e confronti, bensì a quanto gli eventi del nostro passato possano prestarsi a divenire strumenti di demagogico consenso per questa o quell'altra parte politica - aggiungono dal Circolo PD alto Canavese - A prescindere da ogni considerazione in ordine alla conoscenza del drammatico tema in questione nonché dell'immotivato ostracismo nei confronti dell'autore, si ritiene assolutamente inaccettabile un tentativo di controllo dell'attività didattica da parte della politica, considerando tale tentativo di ingerenza degno dei peggiori totalitarismi. Alla dirigente Cosetta Borrelli, al Corpo Insegnanti, a tutti gli allievi dell'istituto Aldo Moro ed all'autore Eric Gobetti, storico rigoroso ed evidentemente scomodo per taluni, da tempo oggetto di minacce e di feroce odio sui social, così come a tutte le famiglie delle vittime delle foibe, va tutta la nostra solidarietà».

Il Circolo di Rifondazione Comunista di Ivrea condivide il comunicato delle sezioni Anpi del Canavese e provinciale «in merito all'ennesimo attacco censorio da parte del consigliere regionale Ravello di Fdi. Esprimiamo solidarietà a chi subisce tali attacchi strumentali. Plaudiamo all'iniziativa del dipartimento di storia e filosofia del liceo scientifico Aldo Moro di Rivarolo Canavese, stigmatizzando ogni censura alla libertà di insegnamento, di invitare lo storico Eric Gobetti, divulgatore in tutta Italia, per raccontare ai/alle student3 le vicende della resistenza italiana e slava al confine orientale contro l'occupazione nazista e l'italianizzazione forzata per mano del fascismo nostrano. E' un paradosso l'accusa a Gobetti di negazionismo da chi, erede della dittatura fascista, ritaglia la storia a proprio piacimento, raccontandone solo una parte, perché la parte che nasconde è indicibile, ma ben impressa nella nostra memoria. Ricordiamo le parole di Gobetti quando dice: "Ho forti perplessità sui tentativi di creare una “memoria condivisa”, cosa oggettivamente molto difficile in situazioni di violenze estreme e di lunga durata. Ritengo più logico un riconoscimento dei rispettivi torti e delle rispettive memorie, senza necessariamente condividerne gli assunti o trovare una, spesso impossibile, mediazione.”, non sono le parole di chi nega, ma di chi non accetta, da storico, un racconto parziale di un momento così drammatico per il nostro paese».