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RIVAROLO CANAVESE - Lunedì 11 marzo 2024, nella sala consiliare di Palazzo Lomellini, l'amministrazione comunale di Rivarolo Canavese ha voluto festeggiare Mariuccia Manzone, classe 1932, «custode della memoria rivarolese». In apertura il sindaco Alberto Rostagno ha ricordato Angelo Manzone, primo cittadino di Rivarolo dal 1945 al 1946, nominato dal Cln, cui è stata dedicata una via nel 2014.

Il consigliere Guido Novaria, ideatore del progetto Memoria, ha ripercorso l'impegno artistico e culturale di Mariuccia nella comunità cittadina, partendo dalla valorizzazione della lingua piemontese con la Famija Canavzan-za di Carlo Gallo. «Galucio è stato il mio padre spirituale» ricorda Mariuccia, per anni segretaria dell’associazione, redattrice del periodico Franclin Canavzan, attrice nelle commedie della Compagnia, dalla «Locanda dei tre merli» alla «Camola dla Gelosia». Un impegno condiviso anche con il marito Sergio Paglia, che collaborava nella realizzazione delle scenografie. Dal 1972 ha ricoperto il ruolo di soprano nella Corale Rivarolese, fondata dall'ex sindaco Giuseppe Ponchia.

Sin da giovanissima, negli anni di lavoro al Cotonificio Vallesusa, Mariuccia è stata socia del Patronato Giovani Operaie, diventando anche segretaria della storica istituzione fondata a Torino da Cesarina Astesana a inizio '900, e attiva a Rivarolo dal 1912, per sostenere le lavoratrici con azioni formative e di tutela sociale. L'assessore Helen Ghirmu ha consegnato una formella in terracotta con il gallo simbolo della città, realizzata nei laboratori della Comunità La Torre Anffas.

Carlo Lege, che ha condiviso gli anni di Mariuccia in scena, ha declamato una poesia in lingua piemontese scritta per l’occasione. Mariuccia, in chiusura, ha recitato la sua poesia «Carità», ribadendo in questo momento di festa l’importanza della solidarietà e dell’attenzione verso gli altri che hanno improntato il suo impegno.