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RIVAROLO CANAVESE - Non accennano a placarsi le polemiche politiche sulla mancata, anzi «rinviata a data da destinarsi», conferenza dello storico Eric Gobetti con presentazione del suo libro sulle Foibe all’Istituto di istruzione superiore Aldo Moro di Rivarolo Canavese. In queste ore, sulla vicenda è intervenuto il parlamentare del Pd, Mauro Berruto, che ha depositato un’interrogazione specifica al Ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, su quanto successo al liceo.

«Oggi, all'Istituto Aldo Moro di Rivarolo Canavese avrebbe dovuto esserci un incontro sulla tragedia delle foibe fra gli studenti e lo storico Eric Gobetti, proposto dal dipartimento di storia e filosofia dell'Istituto stesso. Purtroppo, talvolta, la realtà è solo un'ipotesi, perché a un politico della Regione Piemonte (si chiama Roberto Ravello - Fratelli d'Italia, se mai ci fossero dubbi), questa ipotesi non è piaciuta e lo ha fatto notare ripetutamente e pubblicamente – ha spiegato l’onorevole, Mauro Berruto - Così, nell'altra realtà, quella dei fatti, è successo che l'ufficio regionale scolastico abbia iniziato a chiamare la dirigente scolastica. Spesso. Molto spesso. Un po' troppo spesso. Pare addirittura che si arrivata la proposta di allargare il confronto a un secondo storico. Proposta accettata dalla scuola, ma... dopo una manciata di ore, altra telefonata: non va più bene neanche lo storico n.2. Alla fine è successo che quello stesso politico, domenica (a scuola chiusa) abbia reso noto con un post che l'evento non ci sarebbe stato: "Vincono gli studenti e la storia!" ha scritto, però curiosamente la circolare di annullamento o di rinvio dell'incontro non era ancora stata inviata. Per evitare di immaginare di essere ripiombati nel periodo delle liste di proscrizione o dell'elenco dei libri proibiti (in effetti Trump si è già portato avanti con la lista delle parole proibite...) ieri ho depositato un'interrogazione al Ministro Valditara».

«Sono quattro domande semplici, Ministro – aggiunge Mauro Berruto - Lei era a conoscenza della vicenda? Che origine hanno le pressioni che hanno portato l'ufficio scolastico regionale a chiamare la dirigente scolastica? Ritiene normale che un politico possa essere a conoscenza e anticipare decisioni che competono all'autonomia scolastica? Quale è l'articolo della Costituzione che parla della libertà dell'insegnamento? Nell'attesa di una risposta (convincente) del Ministro, mi auguro che docenti, studenti, cittadini di Rivarolo possano organizzare l'incontro in un luogo ad accesso pubblico. Sarò felice di partecipare, così nel dubbio, per ascoltare e ricordare a me stesso che la democrazia, molto spesso, non si spegne tutta di un colpo, ma un pezzettino alla volta».

«La scuola non è uno spazio passivo su cui agire. È composta di anime che manifestano e manifesteranno la loro sensibilità - sottolineano da Energia per Rivarolo, il gruppo d'opposizione in Consiglio comunale - è ormai evidente che non si tratta più di “foibe”. Si tratta di autonomia scolastica, di libertà di pensiero e di parola. Ma non solo. Si tratta di educare gli studenti offrendo loro gli strumenti per sviluppare capacità di analisi critica della realtà, nella sua complessità, anche e soprattutto attraverso lo studio della storia. Non desideriamo una scuola che offra informazioni premasticate e digerite ai nostri studenti. Desideriamo una scuola viva e vitale, che dia gli strumenti per conoscere, analizzare, valutare le fonti e, dunque, esprimere un proprio giudizio, oppure sospenderlo ed avere il coraggio di ammetterlo e di approfondire ancora per trovare risposte ai propri dubbi. Il nostro gruppo consiliare sta ricevendo moltissime sollecitazioni che condivideremo con l’Amministrazione Comunale. Poco importa quali siano le sensibilità politiche che abitano la maggioranza».

«Se la politica, a livello comunale, non ha fiducia nella capacità di discernimento e analisi dei nostri giovani, se si crede che siano manipolabili o “indottrinabili” con una conferenza, allora stiamo lavorando su una scala di valori completamente falsata. Posto che l’analisi di fatti storici non è mai indottrinamento. D'altra parte però la forte risposta collettiva in difesa sia della libertà di espressione che dell'autonomia scolastica da interferenze inopportune fa ben sperare sulla tenuta della democrazia e del buon senso, nonostante i ripetuti attacchi - aggiungono da Energia per Rivarolo, rappresentato in consiglio comunale da Helen Ghirmu, Silvia Donetti e Riccardo Cerrano - La solidità degli anticorpi democratici è evidente. Siamo certi che saranno proprio loro, le nostre ragazze e i nostri ragazzi, a reagire nel migliore dei modi, e che la vicenda contribuirà a fare maturare la loro coscienza critica. In fondo la vicenda può offrire spunti di riflessione e potrà tradursi in una lezione dal vivo di educazione civica e di diritto costituzionale».

«Sento di poter dire che i nostri ragazzi hanno strumenti più che adeguati per analizzare la realtà e lo hanno dimostrato più volte. Abbiamo fiducia in loro e nei loro docenti. Siamo certi che sapranno creare il clima e il contesto più opportuno per difendere il libero pensiero, la libera parola e il libero confronto. Poiché questi valori non hanno colore politico - concludono da Energia per Rivarolo - Restiamo a disposizione della comunità scolastica e della società civile rivarolese, che da sempre ha dimostrato di saper essere più che misurata nei toni e nei modi, ma che sa anche perfettamente quando occorre alzare la voce. Ringraziamo lo storico Eric Gobetti e gli riportiamo il desiderio espresso da molti di incontrarlo al più presto».