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TORINO - Presentati oggi gli ultimi due treni arrivati nel Regionale di Trenitalia (società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS). Sale così a 26 (11 Rock e 15 Pop) il numero di treni di ultima generazione che contribuiscono alla trasformazione della flotta dei treni metropolitani e regionali in Piemonte. A presentare i nuovi arrivati in stazione a Torino Porta Nuova Marco Gabusi, Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Cristina Bargero, Presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, Francesco Tresso, Assessore alla Manutenzione viabilità del Comune di Torino, Maria Giaconia, Direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia, e Luca Zuccalà, Direttore Regionale Piemonte di Trenitalia. 

«La consegna di questi nuovi treni rappresenta un segno tangibile del programma di investimenti del Regionale di Trenitalia in Piemonte: diventano così 26 i nuovi convogli regionali in circolazione sui binari piemontesi. Una flotta più giovane si traduce in un servizio qualitativamente più elevato e funzionale, oltre a una mobilità più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico», ha dichiarato Maria Annunziata Giaconia, Direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia.

I treni Pop si vedranno in circolazione sulla SFM1 Chieri-Rivarolo e SFM6 Torino-Asti. Riciclabile fino al 97% con una riduzione del 30% dei consumi energetici rispetto ai treni precedenti, il Pop vanta elevati standard di affidabilità e sicurezza, grazie alle telecamere, e monitor per l’infotainment a bordo. Tecnologicamente avanzati e sostenibili, i nuovi Pop a 4 carrozze consentono di far viaggiare fino a 500 persone e sono dotati di posti bici con presa di ricarica. Inoltre, sono dotati di prese di alimentazione per pc, tablet e cellulari e un’illuminazione Led ottimizzata grazie ai grandi finestrini, che consentono un maggiore ingresso di luce naturale. Livello di rumore e vibrazioni sono ridotti al minimo per garantire un viaggio sempre più confortevole

I treni Rock circoleranno sulle linee Milano-Torino, SFM2 Pinerolo-Chivasso e Asti-Milano. Progettati con tecnologie di ultima generazione, permettono di ridurre i consumi del 30%. I Rock sono treni doppio piano: può ospitare oltre 1.000 persone e raggiungere i 160 km/h di velocità massima, con 18 posti bici a disposizione. A bordo ci sono 50 videocamere e monitor per l’infotainment in viaggio. I posti dedicati alle persone con disabilità o a mobilità ridotta abili sono collocati nelle immediate vicinanze delle porte di accesso e dei servizi igienici, riducendo così al minimo gli spostamenti all’interno del treno. Il programma complessivo di rinnovo della flotta in Piemonte, iniziato nel 2021, prevede a regime la circolazione di un totale di 71 nuovi treni, di cui 33 Pop e 38 Rock, con un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro, grazie ai Contratti del Servizio Ferroviario Metropolitano e Regionale stipulati con Agenzia per la Mobilità. Un impegno importante per il Regionale di Trenitalia che, oltre a rinnovare la flotta e ridurre drasticamente l’età media dei mezzi, potrà migliorare gli standard qualitativi per una mobilità sempre più confortevole e sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.

«Prosegue il piano di rinnovamento della flotta di treni del servizio ferroviario regionale, che prevede nell’arco di dieci anni l’entrata in servizio di 71 treni nuovi, di cui 38 per le linee dell’Sfm: un ammodernamento di questa portata non s’era mai visto e ci consentirà di dimezzare l’età media del parco circolante, portandolo a 14 anni – commenta il consigliere di Forza Italia Mauro Fava –. Questo è il frutto dell’accordo tra Regione e Trenitalia da oltre un miliardo di euro siglato nel novembre 2022, che sta portando benefici apprezzabili agli utenti di tutte le linee piemontesi, visto che sono entrati in funzione già 26 treni, tra cui i Rock sull'Sfm2 Pinerolo-Chivasso. Anche la stessa Sfm1, in questi anni ha visto un deciso balzo in avanti nella qualità e nel comfort offerto ai viaggiatori: i miglioramenti sono stati concreti ed altri ne seguiranno. Certo, da qualche mese stiamo assistendo ad una serie di ritardi che hanno abbassato la percentuale di puntualità all’88% rispetto al 94% dell’estate scorsa, ma dobbiamo sempre ricordare che si tratta di disagi temporanei, dovuti ai lavori sulla rete ferroviaria. L’ammodernamento porta con sé qualche problema inevitabile, come del resto accade per i cantieri stradali, ma si tratta sempre di una condizione passeggera. Completamente diversa era la situazione che abbiamo ereditato cinque anni fa, quando guasti ai treni, vecchi e poco confortevoli, e alla rete ferroviaria erano all’ordine del giorno».