RIVAROLO CANAVESE - Non si placano le polemiche a Rivarolo Canavese, nate dopo il mercato straordinario di Crocetta più. La collocazione dei banchi della manifestazione, che si è svolta domenica 16 aprile 2023 in corso Torino, ha scatenato le lamentele di alcuni ambulanti che, settimanalmente, espongono in città il sabato mattina. I mercatali hanno puntato il dito contro la giunta Rostagno con post al vetriolo sui social.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’assessore al commercio di Rivarolo Canavese, Helen Ghirmu: «Il mercato della Crocetta, non più così usuale a Rivarolo considerato che manca da tempo, è stato trattato esattamente come il mercato settimanale cittadino, tanto che si può ricordare anche un’edizione dell’evento in corso Rocco Meaglia. Abbiamo annunciato nei giorni scorsi la fattibilità di un piano di rientro che comprendesse anche via Ivrea, via che presenta le maggiori limitazioni fisiche, ma che al contempo è indispensabile salvaguardare al fine di creare un collegamento con la piazza. Condizione necessaria anche dal punto di vista degli operatori stessi, in particolare di corso Torino, che proprio in occasione dell’incontro propedeutico al rientro in loco, hanno espresso criticità qualora i banchi non potessero garantire continuità. La fascia di sicurezza individuata e condivisa con i nostri operatori settimanali, è stata la base consegnata al tecnico che ha redatto il piano di sicurezza anche del mercato straordinario di Crocetta e che l’organizzatore era tenuto a rispettare. Qualora questo non sia avvenuto, gli organi di controllo adotteranno opportuni provvedimenti».
«Per quanto riguarda le becere insinuazioni di cui sono venuta a conoscenza, tengo a sottolineare in primis l’assoluta trasparenza delle procedure, comunicando in anticipo la volontà di riorganizzare il suddetto evento alla commissione mercatale ed evidenziando la pubblicazione di adeguata manifestazione di interesse per l’individuazione del soggetto organizzatore – conclude l’assessore Helen Ghirmu - Il disaccordo può essere compreso, non l’insinuazione grave e lesiva delle persone che amministrano con onestà. Ritengo dunque necessario procedere con adeguata querela».