SALASSA - Inizia a farsi sentire il clima da campagna elettorale in quel di Salassa, dove a giugno i cittadini andranno al voto per scegliere il sindaco e il Consiglio comunale. L'ex sindaco Sergio Gelmini, che ha già annunciato la sua ricandidatura, segnala le buche nell'asfalto su diverse strade del paese. Il sindaco in carica Roberta Bianchetta, risponde per le rime.
«In questi giorni l’attenzione dei media e dei cittadini salassesi è rivolta alla gara ciclistica che mercoledì 13 marzo ha interessato il paese, in quanto arrivo della corsa Rho-Salassa - segnala Gelmini - tale evento ha sicuramente portato visibilità, curiosità ed anche colore e festa in paese. Da ciclista praticante, sono favorevole a queste manifestazioni, nonostante portino, come qualsiasi grande evento, disagi alla circolazione. Ho percorso più volte, in prima persona, tratti di itinerari oggetto di gare ciclistiche e sento il dovere di sottolineare la necessità di avere strade sicure su cui pedalare. Il mio pensiero, a tal proposito, va alle vie salassesi come via Giacosa, ma in particolar modo l’attenzione ricade su Via alla Stazione, un tratto di strada pericoloso per pedoni, ciclisti, ma anche per gli automobilisti: per evitare le numerose buche e l’asfalto dissestato è necessario mantenere la mezzeria della carreggiata o invadere la corsia opposta.
Per quanto parte di una corsa possa essere finanziata dalla Regione, sono comunque molte le spese da sostenere per garantire la buona riuscita di tali manifestazioni e supportare gli eventi che ne fanno da contorno, mi aspetto, quindi, da cittadino, che il Sindaco di Salassa riponga lo stesso impegno e le stesse risorse utilizzate nell’organizzazione di feste, eventi e cene, nel risolvere la grave situazione delle nostre strade. A volte è necessario scontrarsi e non sempre lodare le istituzioni, quando esse non mantengono gli impegni presi. Nel caso critico di via alla Stazione, si rende necessaria una stretta interazione fra comune, provincia e SMAT (società metropolitana acque Torino). Ricordo che questa strada è provinciale, molto trafficata in quanto collegamento con Forno, Rivara, Pertusio e Busano ed anche utilizzata dai mezzi pesanti, viste le numerose aziende presenti nella zona.
Nel 2015 come sindaco di Salassa presi parte ad un incontro organizzato dalla SMAT, per portare a conoscenza i piani di investimento sul nostro territorio. Oltre a presentare il progetto dell’acquedotto Valle Orco, opera da 150 milioni di euro, l’attenzione ricadde anche su piccoli comuni come il nostro, con la promessa che tra il 2017-2018 sarebbero intervenuti nel tratto di strada in questione. La domanda di molti potrebbe essere: “Perché è necessario l’intervento della SMAT?”. Da anni nella strada si verificano perdite di acqua in svariati tratti sempre differenti, che causano buche e rotture dell’asfalto; la necessità è quella di rifare l’intera rete di distribuzione idrica fino a San Ponso, ma ogni volta gli interventi vengono svolti come dei “rattoppi” e mai intervenendo al cuore del problema. Nel 2018, parlando con i membri di Città metropolitana, mi sembrò uno spreco di denaro asfaltare una strada che da lì a poco avrebbe dovuto subire un importante intervento per sostituire la tubazione dell’acqua potabile. Qui il suggerimento di parlarsi tra enti, città metropolitana e SMAT, al fine di dividere la spesa ed operare un’unica volta.
Oggi, 2024, dopo riunioni, raccolta firme da parte dei residenti, promesse di interessamento da parte di tutte le istituzioni, nulla è cambiato. Concludo questa lettera invitando il Sindaco di Salassa a porre maggiore attenzione riguardo lo stato delle strade comunali e provinciali, garantendo un rapporto (non solo per l’organizzazione di eventi) con Città metropolitana ed enti interessanti a tale questione, al fine di avere strade degne di un paese civile».
Puntuale la risposta del primo cittadino Roberta Bianchetta. «L’amministrazione comunale è da sempre accorta alle spese che l’ente sostiene, cercando di coniugare al meglio le risorse a disposizione con le opportunità che le vengono offerte, proprio grazie alla buona gestione del comune, consapevole delle criticità presenti sul proprio territorio ma lavorando affinché con una buona programmazione e grazie alle ottime sinergie instaurate con gli enti sovraordinati si riesca a completare le opere. Con questa premessa si fa presente che l’attenzione posta, solamente in queste ultime due settimane, alla Milano Torino, ci rende orgogliosi per il successo che ha riscontrato a Salassa ma anche in tutto il canavese mostrando una cartolina di un territorio forte e coeso che messo alla prova dà il meglio di se.
Le spese sostenute per l’arrivo della MI-TO (l’abbellimento del paese, le iniziative a corollario, i pannelli fotografici per la copertura del sito di bonifica dell’ex distributore di benzina in Piazza Tamietti) sono state finanziate in parte da un contributo della Regione Piemonte con specifico bando sulle attività sportive per manifestazioni ciclistiche, da Eni Retail e da un ditta salassese per la fornitura gratuita dei nastri, senza dimenticare il prezioso aiuto dei volontari. L’arrivo della Milano Torino e il precedente Giro Donne è l’esempio di come un piccolo paese riesca a ospitare una manifestazione, dal livello mediatico mondiale, senza intaccare le casse comunali ma creando collaborazioni positive e instaurando un rapporto di fiducia e competenza tra Comune e Regione.
Di pari passo alla grande manifestazione l’attenzione che riserviamo al quotidiano è un obiettivo fisso, durante gli ultimi anni le asfaltature sono state programmate e realizzate, anche nel 2023 con determina datata novembre e visibile sul sito accedendo all’area “amministrazione trasparente” sono stati appaltati lavori per circa 105mila euro, che comprendono strade comunali tra le quali via Giacosa e rappezzi in diversi tratti, dalla zona industriale agli impianti sportivi. I lavori da parte della ditta aggiudicataria partiranno in primavera quando le temperature lo permetteranno.
Infine l’emergenza di via Stazione, nota alle amministrazioni precedenti da circa 15 anni, sta giungendo al termine. Gli enti che devono intervenire sono molteplici, gli anni del Covid hanno fermato lo stato di avanzamento dei progetti, ripresi solamente dopo che la pandemia è stata arrestata con un considerevole aggiornamento del quadro economico dovuto ai rincari dei prezzi. Nonostante queste cause di forza maggiore, la soglia di attenzione sul problema è stata una costante in tutti questi anni e la cooperazione con Smat e Città Metropolitana, data anche dalla carica che ricopro in essa, Viceportavoce di Zona omogenea 8 Canavese Occidentale, ha permesso ad ottobre 2023 di approvare durante l’assemblea ATO il progetto definitivo della sostituzione dell’acquedotto su Via stazione a Salassa e depositarlo, reperendo inoltre le risorse necessarie al compimento dell’opera. Da allora è stato affidato l’incarico per la redazione dell’ultimo stadio di progettazione, a cui seguirà appalto e cantierabilità, stimata entro la fine del 2024.
L’amministrazione ha sotto controllo le criticità del paese e opera affinché vengano risolte nei tempi e nei modi opportuni e il sindaco è presente ogni giorno in Comune per rispondere a domande e spiegare lo stato di avanzamento dei lavori a chi vorrà consultarlo personalmente».