SALASSA - Ad un paio di settimane dalle elezioni comunali, che a Salassa hanno confermato sindaco Roberta Bianchetta, riceviamo e pubblichiamo la lettera di Sergio Gelmini, ex primo cittadino e sfidante dell'attuale borgomastro nell'ultima campagna elettorale:
«Cari Salassesi, desideriamo ringraziare le 413 persone che, votandoci, hanno creduto in "Passione Salassa" e ci hanno dato fiducia. Continueremo ad essere uniti e più forti di prima, una grande squadra come lo siamo stati fin dall’inizio, pronti a portare avanti le idee e le iniziative che facevano parte dei nostri progetti, nella speranza di essere ascoltati . scrive Sergio Gelmini - Come componenti della minoranza, ci impegneremo per garantire un’amministrazione comunale trasparente, un diritto di ogni cittadino. Lavoreremo con onestà, un valore che ci ha contraddistinto fin dall’inizio della nostra campagna elettorale. "Passione Salassa" non finisce qui, perché oltre ad essere il nome della nostra lista, è un sentimento che nutriamo da sempre per il nostro paese. Siamo e resteremo una squadra con sani principi, forti valori, persone semplici e concrete».
Si toglie qualche sassolino dalla scarpa il consigliere comunale, parlando anche a nome del gruppo «Passione Salassa»: «Oggi siamo qui in quanto figli, genitori, adulti e giovani, per denunciare quanto accaduto nell'ultimo mese. Non è la sconfitta che ci ha deluso, ma il modo in cui molte persone si sono permesse di denigrare e ingiuriare chi da anni si dedica con passione alle associazioni di Salassa. È giusto e doveroso far presente l’accaduto. Fino ad oggi siamo stati in silenzio, ma di fronte a tanta ignoranza tacere e far finta di nulla non è più possibile. Nel 2024, un problema grave e comune è l'uso scorretto dei social media da parte di determinate persone. Tralasciando le parole che ci sono state attribuite, mai pronunciate da noi e che ci hanno ferito, vogliamo riferirci ai commenti e post che abbiamo letto, senza fare nomi, perché non lo riteniamo necessario.Siamo stati definiti "deboli", "cattivi", "sguaiati", "polli", "asfaltati", parole forti, provenienti anche da persone che ricoprono ruoli importanti nel nostro paese, ruoli che andrebbero rispettati. Ricordiamo che siamo un gruppo di 11 persone, tra cui anche giovani ventenni che, pur avendo meno esperienza, spesso utilizzano i social media meglio degli adulti».
«"Le parole sono pietre", come titolava Carlo Levi in un suo libro, e lo sono anche su Facebook e Instagram. Ognuno di noi è responsabile di ciò che dice, sia nel mondo reale che virtuale - conclude Sergio Gelmini - Oggi non vogliamo passare per vittime, ma siamo persone, alcune più sensibili di altre, e il messaggio che vogliamo far arrivare è forte: sono troppi i "leoni da tastiera" che si permettono di offendere e denigrare l'operato altrui senza sapere minimamente di cosa parlano. Nel 2024 non possiamo più tollerare tale atteggiamento sui social, canali che dovrebbero essere utilizzati per altri scopi. È un pessimo esempio vedere che gli adulti, i quali dovrebbero essere un modello per i giovani, sono i primi a farne cattivo uso. Nonostante le calunnie, gli insulti e i paragoni a volatili vari, con tanto di firma degli autori, abbiamo finalmente capito fino a che punto arriva la falsità e l’ipocrisia delle persone, dietro cui si nasconde tanto pettegolezzo. Cerchiamo quindi di rendere questo luogo un posto migliore, un paese unito, come avremmo voluto come lista: Salassa non ha bisogno di tutto questo "gossip paesano" di basso livello. Grazie».