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SALASSA - Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal consigliere di minoranza di Salassa, Sergio Gelmini, questa analisi sulla situazione dell'amministrazione dopo il primo anno di mandato.

«A circa un anno dalle elezioni amministrative, emerge una situazione che merita attenzione: figure chiave dell’amministrazione comunale, come il vicesindaco e un assessore, risultano quasi sempre assenti fisicamente alle sedute della giunta, l’organo esecutivo dell’ente. Secondo i dati, da giugno 2024 a maggio 2025, su 20 sedute di giunta, l’assessore Ansinello ha partecipato in presenza una sola volta, 17 sono avvenute in videoconferenza, 2 sono le assenze. Il vicesindaco Bianchetta ha presenziato fisicamente a 7 sedute, collegandosi da remoto in 10 occasioni e risultando assente 3 volte. Sebbene la normativa consenta la partecipazione da remoto, il ruolo istituzionale richiede spesso una presenza fisica, simbolo di impegno e vicinanza ai cittadini, oltre che elemento fondamentale per rafforzare il rapporto di fiducia tra amministrazione e comunità.

La tecnologia, pur utile, non può sostituire completamente la presenza sul territorio, soprattutto quando non sussistono particolari impedimenti. Viene da chiedersi: perché accettare incarichi di responsabilità se poi non si riesce a garantire una presenza costante e attiva? Sarebbe auspicabile che l’amministrazione chiarisse le motivazioni di queste scelte operative, rendendo noti eventuali ostacoli personali o professionali. Ironizzando, si potrebbe persino proporre di trasferire in videoconferenza anche le sedute del Consiglio Comunale: tutti a casa, si vota da remoto.

Nel frattempo, diverse questioni locali restano irrisolte: dalla chiusura di via C. Battisti, al pericoloso incrocio tra via Rivarotta e la SP 460, fino ai mancati controlli della velocità negli accessi al paese. A ciò si aggiunge la totale assenza di iniziative per i giovani, nonostante le promesse elettorali. Emblematico, ad esempio, il fatto che il nostro Comune non partecipi agli Alto Canavese Games, evento molto seguito e capace di aggregare soprattutto le nuove generazioni. Chi ha assunto ruoli di responsabilità dovrebbe riflettere sull’impegno richiesto da tali incarichi. E se il tempo a disposizione non è sufficiente, sarebbe forse più corretto lasciare spazio a chi può garantire una presenza più attenta e continuativa».