Galleria fotografica

SALASSA - Il Canavese al centro dell’Europa. La risposta attesa è finalmente arrivata: Terre del Canavese è stata designata «Comunità Europea dello Sport 2026». E’ un traguardo che testimonia l'importanza di fare rete sul territorio e di utilizzare lo sport come strumento di coesione sociale, promozione territoriale e sviluppo sostenibile. Il prestigioso riconoscimento è assegnato da ACES Europe, l’associazione no profit con sede a Bruxelles che consegna dal 2001 il premio di European Capital of Sport. L'assegnazione di questi premi viene portata avanti da ACES Europe, secondo i principi di responsabilità e di etica, nella consapevolezza che lo sport è un fattore di integrazione nella società, per il miglioramento della qualità della vita e la salute di chi lo pratica. 

La candidatura, condivisa con la Regione Piemonte da Canavese2030 all’interno di un macro-progetto denominato Canavese Bike Land e presentata congiuntamente dai Comuni di Salassa, Agliè, Favria, San Giorgio Canavese e Quincinetto, con Salassa in qualità di capofila, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra amministrazioni locali e attori del territorio. Grazie anche alla partnership con Canavese 2030 – in qualità di ente coordinatore – l'iniziativa si propone di coinvolgere attivamente tutta la comunità canavesana, includendo non solo i cittadini, ma anche le realtà associative, le imprese e le istituzioni che condividono gli stessi valori di inclusione, partecipazione e benessere. 

«Essere stati selezionati tra le Comunità Europee dello Sport 2026 – ha dichiarato Roberta Bianchetta, sindaco di Salassa – è un risultato straordinario per il nostro territorio. Come Sindaco di Salassa, Comune capofila, sono profondamente orgogliosa di vedere valorizzata questa idea di progetto, frutto della collaborazione e della sinergia tra i nostri Comuni e con il supporto di partner preziosi come Canavese 2030. Lo sport, per noi non è solo una questione di attività fisica, ma una leva fondamentale per creare inclusione, migliorare la qualità della vita e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità. Il nostro impegno sarà quello di coinvolgere ogni angolo del Canavese in questo percorso, affinché tutti possano beneficiare delle opportunità che derivano da questa importante designazione. Vogliamo che lo sport diventi un filo conduttore che unisce, educa e promuove uno stile di vita sano, creando allo stesso tempo nuove possibilità di sviluppo economico e turistico per tutto il territorio».

Il progetto punta a costruire una rete territoriale inclusiva che possa rappresentare il Canavese come un marchio di qualità nel mondo dello sport, rivolgendosi non solo agli appassionati e agli atleti, ma anche a chi desidera avvicinarsi alla pratica sportiva. L’obiettivo è creare un’offerta coordinata che coinvolga l’intera comunità, dalle associazioni sportive alle istituzioni scolastiche, dalle imprese locali alle realtà turistiche, offrendo opportunità di crescita e sviluppo sostenibile. «La nostra ambizione è quella di fare del nostro territorio una destinazione sportiva di riferimento a livello europeo, dove il benessere fisico e la qualità della vita si intrecciano con la bellezza del paesaggio e la forza della comunità. Con il riconoscimento di Comunità Europea dello Sport 2026, il Canavese si prepara a intraprendere un percorso di crescita che coinvolgerà l'intero territorio, stimolando l’inclusione sociale e promuovendo uno stile di vita sano e attivo», spiegano i sindaci dei Comuni.

«Un ringraziamento particolare al consigliere regionale Fabrizio Ricca, per averci incoraggiato nei mesi scorsi nell’intraprendere questa strada, e all’attuale assessore allo sport Marina Chiarelli, con cui siamo sicuri di poter continuare a contare per la condivisione di nuove politiche territoriali di sviluppo».