SAN BENIGNO CANAVESE - Comune al lavoro contro il pericolo di alluvioni. Dopo i danni provocati dal maltempo questa estate nel nostro Canavese e le vicende che stanno caratterizzando in queste ore il centro Italia, per risolvere i problemi idrogeologici che da anni riguardano da vicino il Paese risulta fondamentale agire in tema di prevenzione, manutenzione e consolidamento relativo al rischio idrogeologico sul territorio.
Lo sanno molto bene a San Benigno Canavese, dove, sottolinea l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alberto Graffino, a breve partiranno i lavori finanziati col Pnrr per la messa in sicurezza dei rii minori (Abbaziale e Baudino). Pallottoliere alla mano di tratta di interventi per 275.000 euro.
Intanto, dopo indicazione dell'Amministrazione, è invece partito ed è in corso d'opera una misura per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico sul torrente Malone su viale Lombardore (Sp39), ad opera della Città Metropolitana di Torino con un investimento di circa 300.000 euro. Il tratto di scogliera in oggetto era stato danneggiato nel corso dell’evento alluvionale dei giorni tra il 23 e 25 novembre 2019, causando un esteso cedimento della struttura di protezione della sponda sulla quale è presente la provinciale.
«L’attività di ripristino sarà attuata in due fasi corrispondenti ad altrettante soluzioni tecniche adottate per il consolidamento e ripristino della protezione spondale. Infatti, per un primo tratto della scogliera, procedendo da monte verso valle a partire dalle opere realizzate in precedenza dal nostro Ente, l’opera esistente sarà rincalzata e consolidata da una struttura che ha la funzione di proteggere la quota di appoggio del taglione in calcestruzzo ormai ad una quota incompatibile con la quota raggiunta localmente dal fondo scorrevole dell’alveo attivo - spiegano dal Comune - Questo intervento che si sviluppa su un tratto di 20 metri, pari alla lunghezza del settore in cui il taglione evidenza ancora condizioni strutturali idonee, prevede la realizzazione di una scogliera in blocchi lapidei ciclopici, intasati con calcestruzzo, addossata all’esistente opera di protezione e con quota di appoggio 1,50 metri sotto il punto dell’alveo più basso. La sezione trasversale della struttura di rinforzo sarà di 8.78 m³ per ogni metro lineare di struttura e ha la funzione di sotto fondare l’attuale taglione».