SAN BENIGNO CANANVESE - Dopo una collaborazione inizialmente positiva, il rapporto tra l’associazione Prosanbe e l’amministrazione comunale di San Benigno sembra essersi deteriorato progressivamente. Secondo quanto riferito anche sui social dal sodalizio, nato nel 2023 con l’obiettivo di promuovere il turismo e valorizzare il territorio, il gruppo si sarebbe trovato sempre più spesso escluso dalle decisioni e dagli eventi importanti. Dalla Prosanbe in particolare si sottolineano la scarsa comunicazione e il mancato coinvolgimento da parte dell'esecutivo, guidato dal sindaco, Alberto Graffino.
Tra le rimostranze espresse dall’associazione, emerge l'amarezza per la mancanza di un confronto diretto: «Abbiamo tentato di discutere intorno a un tavolo con l’amministrazione, ma per oltre 20 giorni ci è stata negata questa possibilità», spiegano i membri della Prosanbe. Uno dei casi che ha lasciato l’associazione sconcertata è stata l’esclusione dalle riunioni per la festa dei coscritti, di cui la Prosanbe era uno degli organizzatori. Nonostante il ruolo centrale svolto, l’associazione è stata esclusa dalle riunioni in cui si definivano aspetti logistici fondamentali. «Siamo stati trattati come ‘aiutanti’, piuttosto che come organizzatori», affermano.
Altre tensioni si sono manifestate con la fiera di primavera, durante la quale la Prosanbe ha scoperto solo tramite i social del comune la visita del presidente della regione Alberto Cirio. Per avere un breve incontro con lui, i rappresentanti hanno dovuto organizzare un’«imboscata». Ancora più recente, l’amministrazione ha contattato altre associazioni per l’organizzazione del mercatino di natale, ignorando di nuovo la Prosanbe. Tra le vicende che hanno incrinato i rapporti, per il sodalizio sanbenignese ci sarebbe l’annullamento della fiera d’autunno, di cui i volontari del gruppo sarebbero venuti a conoscenza solo attraverso un articolo di giornale, senza alcun preavviso o discussione da parte del comune. «Quello che lamentiamo è la mancanza di trasparenza e la continua esclusione, che ci fanno sentire sminuiti e poco apprezzati» concludono i membri dell’associazione, che torna a chiedere un dialogo aperto e rispettoso con l’amministrazione per il bene della comunità di San Benigno Canavese.