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SAN GIUSTO CANAVESE - Dopo una raffica di insulti e offese contro i nonni-vigile pubblicate sui gruppi social che si occupano delle vicende cittadine, intervento dell’amministrazione comunale che sospende il servizio «a tutela del lavoro e della dignità dei volontari». E’ quanto successo nei giorni scorsi in Canavese, a San Giusto, dove sta facendo molto discutere la decisione adottata dalla giunta guidata dalla sindaca, Giosi Boggio. Una presa di posizione molto ferma.

A scatenare la querelle su internet è stato il messaggio di un utente che dava notizia di una discussione avvenuta intorno alle 4 di pomeriggio di mercoledì 29 novembre nell’area pedonale antistante la scuola elementare. Secondo quanto scritto nel post su Facebook ci sarebbe stata una vivace lite tra un nonno-vigile e un altro signore anziano, portatore di handicap, che stava accompagnando la moglie in carrozzina per commissioni. Qualche parola di troppo, i toni della voce che si alzano, ma nulla di più. Tanto, tuttavia, è bastato per scatenare gli «haters » con una serie di messaggi che hanno preso di mira l’operato dei volontari impegnato nell’assicurare l’uscita in sicurezza dei ragazzi da scuola. A placare gli animi non sono bastate neanche le scuse per quanto accaduto della figlia della coppia di anziani disabili.

Quanto messo nero su bianco nel gruppo social non è passato inosservato in Comune, che ha deciso di intervenire con un comunicato ad hoc affidato alla pagina ufficiale del Municipio di San Giusto: «Preso atto delle offese pubblicate sui social e quindi di dominio pubblico, visto il rimando di insulti e cattive illazioni, a tutela della dignità e del lavoro svolto in modo totalmente gratuito e con spiccato senso civico da tutti i nostri nonni-vigile si sospende, per un periodo da definirsi, a partire da lunedì 4 dicembre 2023 il servizio. Questo come forma di protesta e solidarietà. Lasciamo ai soli genitori e accompagnatori degli alunni il compito di vigilanza sugli stessi. I nonni vigile opereranno esclusivamente davanti alla scuola materna».