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Manifestazione di Libera, oggi pomeriggio, a San Giusto Canavese, in memoria delle vittime innocenti della mafia. «La scelta di San Giusto per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie è volta a tenere alta l’attenzione su una grave situazione che si è venuta a verificare in questo paese del Canavese», fanno sapere dall'associazione fondata da don Ciotti. Il corteo di Libera, infatti, è partito alle 15, in direzione del municipio di San Giusto, dalla villa del narcotrafficante Assisi.

«La villa appartenuta a Nicola Assisi, narcotrafficante ancora oggi latitante – che negli anni ha rifornito la ‘ndrangheta con fiumi di cocaina – aspetta ancora di essere sanificata e che inizi un percorso di restituzione alla collettività - spiegano da Libera - questo bene, ormai 10 mesi fa, è stato gravemente danneggiato da ignoti, che hanno cercato di farla saltare in aria. Hanno piazzato due bombole del gas ed appiccato un incendio, con l’obiettivo evidente di farla esplodere».

Un impegno, quello di Libera, ricordato poi anche in piazza del municipio nel corso degli interventi, che, sommato a quello delle forze dell’ordine, ha evitato che il bene venisse devastato ulteriormente. «Nonostante tutti questi sforzi, il bene confiscato in via definitiva nel 2011 e liberato dai famigliari di Assisi nel marzo del 2018 resta in condizioni strutturali critiche e – ancora più grave – nessun progetto per riportarla a nuova vita è stato messo in atto. Siamo convinti sia necessario che le Istituzioni diano una risposta pronta e decisa sul futuro di questo bene. È patrimonio di tutti, acquistato dai precedenti proprietari con i proventi del traffico di droga. Lasciarlo in queste condizioni rappresenta una sconfitta dello Stato ed una vittoria per le mafie».

Alla manifestazione, insieme ad alcuni sindaci del territorio (pochi per la verità), ha partecipato anche l'ex procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, da sempre vicino a Libera in virtù della sua grande esperienza nelle battaglie giudiziarie contro la mafia.