SAN GIUSTO CANAVESE - Novità importanti in merito alla discussa problematica degli odori per nulla piacevoli, che provengono da allevamenti locali e che rendono, secondo gli abitanti, irrespirabile l’aria in una zona ampia tra i comuni di San Giusto e San Giorgio Canavese.
Della criticità se ne è discusso in Città Metropolitana (dipartimento ambiente e sviluppo sostenibile) in un incontro specifico tenutosi il 23 settembre alla presenza dei rappresentanti di Arpa, Asl, Città Metropolitana e degli amministratori comunali di San Giorgio Canavese, Montalenghe e San Giusto Canavese. Arpa ha proposto un monitoraggio della durata di tre mesi per analizzare con precisione la provenienza e le cause dei miasmi che interessano da tempo questa porzione del nostro territorio.
C’è bisogno però dell’aiuto di alcuni cittadini «sentinella», come spiega la sindaca di San Giusto Canavese, Giosi Boggio: «Per rendere possibile questa analisi è necessario il contributo di alcune “sentinelle”: cittadini che, con serietà e senso di responsabilità, si impegnino a registrare quotidianamente gli episodi di odore, indicando giorno, ora e intensità percepita. Si tratta di un compito semplice, ma fondamentale: solo grazie a dati accurati e costanti sarà possibile costruire un quadro chiaro della situazione. Chi desidera rendersi disponibile può comunicarlo direttamente al sindaco telefonicamente, via mail o anche a voce. Un sentito grazie al primo cittadino di San Giorgio, Marco Baudino, ad Antonella Ferrero, a Laura Iano e a Emanuele Fraternali per il contributo preziosissimo dato durante l’incontro con i vari Enti su questo grave problema che purtroppo continua ad attanagliare il nostro paese. Il monitoraggio non è solo un atto tecnico: è un modo per dire che San Giusto non si arrende, che la sua gente sceglie di farsi parte attiva per il bene comune».








