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SPARONE - Stop alle croci sulle vette delle montagne, il Cai rinuncia a metterne di nuove e impazza la polemica. Stanno, inevitabilmente, facendo molto discutere le parole riportate in un articolo comparso su lo Scarpone, lo storico portale dell'associazione Club alpino Italiano: «La società attuale si può ancora rispecchiare nel simbolo della croce? Ha senso innalzarne di nuove? Probabilmente la risposta è no". Insomma, vengono considerate "anacronistiche" e "divisive". Il motivo è chiaro: la croce non si coniuga più con "un presente caratterizzato da un dialogo interculturale, che va ampliandosi, e da nuove esigenze paesaggistico-ambientali». 

Sulla vicenda è intervenuto anche Christian Rumello, reggente del Cai sezione di Ivrea - sottosezione di Sparone: «In questi giorni sono stato contattato da alcuni nostri soci per alcuni chiarimenti in merito a titoli ed articoli di giornale che riportano che il Cai centrale vorrebbe far rimuovere le croci dalle vette. Ed in effetti questa settimana si sono dette molte parole, generate fazioni contrapposte, si sono verificati scontri sui social, si sono scomodati politici, ma soprattutto si sono creati molti equivoci. In realtà sono state espresse tante opinioni personali, ma il Cai centrale non ha una posizione ufficiale sulle croci. Altrettanto personalmente ritengo però che le croci in vetta siano parte della nostra storia e cultura e sicuramente non vadano rimosse, ma preservate. Per questo non aggiungo altre parole, ma lascio parlare i fatti e le attività svolte in questi anni dalla nostra Sottosezione».

Con una nota stampa il Cai fa sapere di «disapprovare la collocazione di nuove croci e simboli sulle nostre montagne» ma di «guardare con rispetto le croci esistenti» ma anche di «preoccuparsi del loro stato ed eventualmente, in caso di necessità, occuparsi della loro manutenzione (ripulendole dagli adesivi, restaurandole in caso di bruschi crolli). Rimuoverle sarebbe come cancellare una traccia del nostro cammino; un'impronta a cui guardare per abitare il presente con maggior consapevolezza».