Galleria fotografica

TORRAZZA PIEMONTE - Sono oltre 18.000 i posti di lavoro creati da Amazon in Italia e il Piemonte, con l’annuncio della futura apertura di un centro di approvvigionamento ad Alessandria, si rivela un’area sempre più strategica per l’azienda. Con lo scopo di creare un’ulteriore opportunità di ascolto e dialogo con le comunità locali in cui opera, Amazon ha deciso di aprire le porte del suo centro di distribuzione di Torrazza Piemonte a rappresentanti delle istituzioni e della comunità locale per condividere i risultati della nuova ricerca, «Il futuro del lavoro: viaggio attraverso la percezione del lavoro nell’Italia di oggi», commissionata dall’azienda a Ipsos con uno spaccato regionale.

Lo studio nasce dalla volontà dell’azienda di mettersi in ascolto delle esigenze e delle opinioni dei lavoratori piemontesi al fine di sviluppare nuove prassi, migliorare e potenziare quelle già presenti per offrire ai dipendenti il luogo di lavoro migliore possibile. Per alimentare il confronto durante la presentazione dei risultati della ricerca Ipsos, Amazon ha avuto il piacere di ospitare anche il professor Francesco Figari, docente ordinario presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’università del Piemonte Orientale, che ha commentato i risultati insieme ai ricercatori Ipsos e i manager Amazon offrendo una chiave di lettura più generale. «È per noi motivo di orgoglio aver ospitato questo nuovo incontro che celebra ancora una volta l’importanza di Amazon sul territorio piemontese e sottolinea l’attenzione dell’azienda verso i suoi dipendenti che sono sempre al centro di ogni decisione aziendale - afferma Matteo Conti, Site Leader del centro di distribuzione di Torrazza Piemonte - il motivo per cui abbiamo commissionato questa ricerca ad Ipsos è stato guidato dalla nostra aspirazione a diventare il miglior datore di lavoro del mondo».

«La collaborazione con Ipsos è stata inoltre l’occasione per sondare parallelamente le opinioni dei nostri dipendenti a livello italiano”, aggiunge Lorenzo Barbo, Amministratore Delegato di Amazon Italia Logistica che continua: “Gli investimenti che mettono al centro le persone e il loro benessere sono quelli che generano sempre il risultato migliore sul lungo periodo. Cito solo due dati emersi da questa seconda indagine: il 76% dei nostri dipendenti apprezza del proprio posto di lavoro la formazione e crescita professionale, dato superiore sia ai risultati emersi a livello italiano (54%) che nell’approfondimento piemontese (46%) ed inoltre il 64% di loro si ritiene soddisfatto della retribuzione e dei benefit (vs 47% dato italiano e 52% focus Piemonte), dato assolutamente non scontato considerano il periodo inflattivo che stiamo vivendo».

«Quanto emerge dalla ricerca presentata è sicuramente in linea con le indicazioni relative al mercato del lavoro italiano che sta registrando un momento positivo. Guardando ad esempio al tasso di
occupazione attualmente è al massimo storico, anche in Piemonte, e realtà industriali come questa di Amazon a Torrazza Piemonte contribuiscono certamente a tale andamento. Non ci sono però solo luci in questo scenario, ma anche alcune potenziali ombre come il fenomeno delle dimissioni volontarie. Questo potrebbe però anche essere interpretato come un segnale positivo nel momento in cui sono i
giovani a decidere di lasciare il posto di lavoro a tempo indeterminato perché hanno la possibilità di trovare, sempre in questa regione, opportunità migliori», commenta il Professor Francesco Figari.

L’indagine è stata condotta da Ipsos con l’obiettivo di supportare Amazon ad approfondire il tema della percezione del lavoro nella Regione Piemonte oggi. L’indagine ha coinvolto 270 intervistati nella Regione Piemonte di età compresa tra i 18 e i 59 anni che lavorano o hanno cercato attivamente lavoro negli ultimi 12 mesi. Le interviste sono state realizzate ad aprile 2023 on-line su panel. 

L’83% dei lavoratori si reputa soddisfatto del proprio lavoro attuale. Tra i motivi di tale soddisfazione dopo l’aspetto realizzativo, continua ad essere preponderante il fattore retribuzione indicato dal 52% dei lavoratori piemontesi intervistati. Al terzo posto, la formazione e l’opportunità di crescita professionale. Inoltre, il 75% dichiara di riuscire facilmente a mantenere un bilanciamento tra vita privata e vita professionale nella sua attuale situazione lavorativa. Sebbene la stabilità garantita da un reddito fisso e costante nel tempo rimanga un aspetto importante per oltre un piemontese su due, il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata è il fattore determinante anche quando si pensa al lavoro ideale. La meritocrazia e un clima positivo sul posto di lavoro vengono indicati da quattro piemontesi su dieci. In generale la metà dei lavoratori in Piemonte preferirebbe una modalità che consenta di affiancare il lavoro in presenza con quello da remoto (49%); interessante notare come il 37% degli intervistati dichiari comunque di preferire il lavoro completamente in presenza. Se il 65% degli intervistati ritiene che uno dei motivi principali per cui le aziende fanno fatica a trovare lavoro siano gli stipendi non congrui rispetto alle disponibilità o alle mansioni richieste, più di un lavoratore piemontese su due (55%) dichiara di cercare un’occupazione in linea con il proprio percorso di studi oppure capace di rispondere alle proprie passioni e desideri. 

Solo il 18% degli intervistati ritiene che il mondo del lavoro sia migliorato negli ultimi anni, mentre per il 58% è in generale peggiorato, soprattutto in riferimento a retribuzione, welfare e benefit (66%), ambiente di lavoro e valori aziendali (54%) e opportunità di formazione e carriera (52%). L’evoluzione del lavoro ha riguardato anche le professioni stesse: oltre 1 intervistato su 4 (28%) ha infatti dichiarato di svolgere un lavoro che dieci anni fa non esisteva in assoluto o all’interno dell’azienda.