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VALPERGA - Non si placa a Valperga la discussione politica post bilancio di previsione 2024-2026, approvato in seconda battuta a fine dicembre 2023. Dopo il botta e risposta a colpi di citazioni di Vasco Rossi tra il consigliere di minoranza, Davide Brunasso, e il sindaco, Walter Sandretto, alla singolare querelle «musicale» si iscrive a tono anche Gianfranco Sartoretti, in passato responsabile del settore finanziario del Comune, menzionato dal primo cittadino nella sua replica all’opposizione.

«Una splendida canzone di Mina, cantata con Alberto Lupo, diceva… “parole, parole, parole”  … esattamente come il sindaco Sandretto che parla tanto e purtroppo a volte anche a sproposito – commenta Gianfranco Sartoretti - La partecipazione, in qualità di semplice cittadino, alla seduta del Consiglio Comunale del 23 dicembre 2023 mi ha indotto ad alcune riflessioni. Ho una passione per i numeri, ma purtroppo, nel corso della seduta, non sono riuscito a tenere conto delle volte che il dindaco Sandretto ha interrotto gli interventi del consigliere Brunasso. Se il sindaco Sandretto crede alla magìa chissà cosa dirà la prossima volta che comparirò in una seduta del Consiglio Comunale. Chissà che cosa penserà…e dirà… dal momento che pare quasi avere un conto in sospeso nei miei confronti».

«In realtà, pensandoci bene, sono io ad avere un sospeso con il Comune di Valperga, e quindi anche con il sindaco. Infatti sono stato penalizzato nella valutazione delle mie prestazioni durante l’ultimo in cui ho lavorato in tale Comune. Nessuno mi ha però spiegato quali sono stati i motivi che hanno portato a tale decisione – aggiunge Sartoretti - Ma chissà quali saranno stati i consigli sbagliati dati da me alla minoranza? Assistendo alla seduta di approvazione del bilancio mi è sembrato di capire che altri errori siano stati riscontrati dalla minoranza.  A tal proposito non resta che analizzare i documenti approvati. A proposito della seduta del 23 dicembre 2023 ho notato purtroppo la presenza di due sole persone tra il pubblico… un vero peccato perdersi un’oretta abbondante di “commedia all’italiana” anni ’80…».