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VALPRATO SOANA - Una piccola scuola, ma un grande presidio per il territorio. A inizio ottobre è iniziato il nuovo anno scolastico anche per i piccoli dell'asilo comunale di Valprato Soana. Sono quattro in tutto i baby alunni. Uno in più rispetto a 12 mesi fa. Un segnale incoraggiante, anche se due anni fa erano ben otto. Si tratta, comunque, di un servizio fondamentale. La scuola dell'infanzia è stata fortemente voluta e difesa dal Comune di Valprato da quasi due decenni, mentre il Comune di Ronco mantiene in vita la primaria.

Entrambe le scuole sono sostenute dall'Unione montana Valli Orco e Soana e dalla Regione Piemonte. Proprio quest'ultima, sin dagli anni Novanta, si è impegnata ad aiutare i Comuni montani a mantenere aperti i loro plessi scolastici, anche con un numero minimo di alunni. Questo perché è unanimemente riconosciuto come uno strumento cruciale per contrastare lo spopolamento. Se chiude la scuola, infatti, alle (purtroppo già rare) famiglie di giovani con bambini presenti sul territorio non resta altro che fare le valigie e abbandonare i paesi montani poiché il più delle volte è molto disagevole, oltre che distante, raggiungere ogni giorno le scuole di fondo valle.

Proprio per rispondere ai bisogni e necessità di questi nuclei familiari "resilienti", la primavera scorsa, alla scuola dell'infanzia di Valprato è stato aggiunto il nuovo servizio di custodia oraria, detto anche baby parking. E' una sorta di asilo nido, per i piccolissimi da 0 ai 3 anni. E' inoltre stato previsto un servizio di post scuola fino alle ore 17,30 per gli alunni dai 3 ai 6 anni. Sono pure stati rinnovati i locali che ospitano la scuola e il nido, situati al piano terreno del municipio. Il tutto è frutto della collaborazione tra i tre Comuni della Valle Soana, Valprato, Ronco e Ingria, che congiuntamente presentano progetti e richieste di finanziamenti.

Il sindaco Francesco Bozzato commenta: «Per me è sempre stato un obiettivo tenere vivi i servizi in montagna. Dal nostro punto di vista è fondamentali il fatto che le famiglie riescano ad avere residenzialità in Valle e nel nostro paese. Per noi è sempre stato un punto di forza l'asilo, che è stato mantenuto negli ultimi anni grazie all'Unione montana e Valle Orco Soana. E' importante continuare su questa visione: i paesi di montagna vivono se i Comuni riescono a mantenere i servizi in modo che le persone riescano a rimanere in zona, lavorare e frequentare, fino a quando riescono, le scuole locali».

«Non posso non augurarmi e chiedere che la Regione abbia sempre attenzione per i comuni montani - conclude Francesco Bozzato - Vivere in montagna porta delle complessità e problematiche in più ed ecco perché è cruciale che gli Enti superiori continuino ad avere lo stesso occhio di riguardo e attenzione che ha finora sempre avuto per queste nostre piccole realtà».  (Marta Costantino)