VIDRACCO - All'imbocco della Valchiusella, nel territorio del Comune di Vidracco, scatterà lunedì 26 febbraio la chiusura per due mesi del tratto di 500 metri tra il chilometro 2+300 e il chilometro 2+800 della strada provinciale 61, interessato dai lavori di allargamento e adeguamento della carreggiata. Sino a venerdì 26 aprile il traffico veicolare sarà deviato sulla provinciale 64. Anche dopo il periodo di chiusura i lavori proseguiranno, sino alla fine di giugno. Al termine, il tratto interessato dal cantiere presenterà una carreggiata di larghezza praticamente raddoppiata e nuove protezioni laterali in acciaio Corten sul lato che costeggia l’orrido del torrente Chiusella. L'allargamento riguarda un punto non casuale della provinciale della Valchiusella, teatro di due tragedie simili nel corso degli ultimi anni, con due automobilisti che hanno perso al vita precipitando con l'auto giù dalla scarpata.
Per constatare insieme agli amministratori locali lo stato di avanzamento del cantiere, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 febbraio 2024, il vicesindaco della Città metropolitana di Torino con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo, e il consigliere delegato ai trasporti, Pasquale Mazza, si sono recati sul posto. «I lavori sono finanziati per 950mila euro, di cui 800mila provenienti da fondi regionali legati a proventi relativi ai canoni idrici dell’annualità 2020 - ha spiegato il vicesindaco Suppo - altri 150mila euro sono stati stanziati dalla Città metropolitana, grazie ad una variazione al bilancio 2022, per far fronte al caro materiali».
«Parliamo di un tratto stradale su cui insiste un volume di traffico non indifferente: la provinciale 61 è utilizzata dai residenti della zona ma anche dai turisti e dai mezzi pesanti delle aziende locali - ha precisato Suppo - dobbiamo ringraziare la società mineraria Nuova Cives, che ha eseguito a proprie spese lo sbancamento del versante a monte della strada, indispensabile per l’allargamento della carreggiata. Da parte sua, il Comune di Vidracco ha messo a disposizione a titolo gratuito le aree interessate dal progetto di adeguamento. È stato un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato e di capacità del territorio di fare rete e mettere insieme le risorse per risolvere le criticità».