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VISTRORIO - Alberi con rami da potare e pavimentazione sconnessa, il Comune transenna l’area dehors davanti allo storico bar del paese e scoppia la polemica. E’ accaduto a Vistrorio, in Valchiusella, dove sta facendo molto discutere quanto successo in largo Mentana. Sulla vicenda è intervenuto anche il titolare del Bar Nazionale, Federico Steffenina, ex sindaco, che ha criticato l’operato dall’amministrazione comunale.

«Lo scorso 13 giugno ho ricevuto – spiega su Facebook - tramite mail il sollecito da parte del Comune di Vistrorio di rinnovare la richiesta per l’occupazione suolo pubblico del dehors in largo Mentana per il periodo maggio 2024-maggio 2025. L’area da sempre utilizzata come dehors del bar è infatti di proprietà comunale e viene chiesta in concessione con il pagamento della relativa tassa di occupazione suolo pubblico. A tale sollecito rispondo sottolineando che l’area in oggetto versa da tempo in precarie condizioni che ne rendono difficile l’utilizzo. Come già segnalato verbalmente e a più riprese ai consiglieri comunali che frequentano il bar la pavimentazione è sconnessa in più punti e le piante non vengono potate da 4 anni. Per questo, spesso i rami secchi, per fortuna di dimensioni, non eccessive cadono nel dehors, inoltre le piante presentano diversi rami bassi ad altezza uomo che non potranno che abbassarsi ancor di più durante l’estate. In risposta, il 24 giugno il Comune di Vistrorio, sempre tramite mail, afferma che a loro dire non esiste un pericolo imminente legato ai tigli, ma che la pavimentazione è sconnessa e quindi ci invita a liberare l’area entro 5 giorni, sgombero che non riusciamo ad effettuare principalmente a causa delle avverse condizioni meteo».

Il primo luglio poi l’area viene transennata, scatenando la rabbia del titolare del bar: «L’area dehors in largo Mentana è l’unica comunale che, a differenza di tutte le altre regolarmente manutenute, si è guadagnata quattro anni di manutenzione zero. Quindi prima il Comune di Vistrorio non fa nulla e poi si sveglia di colpo e transenna l’area. Se la nostra illuminata amministrazione provasse a dare uno sguardo a quel che succede nei paesi vicini si accorgerebbe che tutti i Comuni si adoperano da anni con fondi propri (soldi pubblici) per creare locali e bar da dare in gestione ai privati pur di avere un esercizio commerciale di ristorazione in paese, capendo l’importanza sociale di un servizio simile. Vidracco, Issiglio, Val di Chy, Rueglio, Brosso hanno fatto così. A Vistrorio invece, dove un privato investe soldi propri per riavviare il bar storico del paese (dando lavoro a due persone), prima si abbandona a se stessa un'area a servizio dell'attività e poi si “invita”, si “comunica”, si “sgombera” togliendo spazi a tutta la collettività».