VOLPIANO - Continua a far molto discutere lo stato di salute della ferrovia Canavesana, anche dopo il passaggio da Gtt a Trenitalia. In particolare, in questa prima parte di 2024 non sono mancati i problemi sulla linea Sfm1 Rivarolo-Chieri. Una nostra lettrice e pendolare ha scritto una lettera che ha inviato alla Regione Piemonte e che volentieri pubblichiamo. La missiva pone l’attenzione, in particolare, sulle problematiche causate dalle nuove condizioni che sono state applicate all’acquisto e all’utilizzo dei titoli di viaggio per brevi tratte.
«Abito a Volpiano e vi scrivo in merito ai cambiamenti che ci sono stati da quando i servizi ferroviari sono passati da Gtt a Trenitalia. Queste nuove condizioni che sono state applicate all’acquisto e all’utilizzo dei titoli di viaggio per brevi tratte hanno causato non poche problematiche - ci scrive la pendolare volpianese - Non si dovrebbero adottare le stesse misure dei viaggi a lunga durata perché hanno un utilizzo quotidiano diverso. Giornalmente studenti, lavoratori prendono il treno per fare anche solo una, due o tre fermate. Visto che per la mia tratta di mio interesse, la Rivarolo-Chieri, (ma questo vale anche per le altre), il treno passa uno ogni ora, se si è acquistato un titolo di viaggio ad un altro orario che non sia quello dell’ora del treno in cui si sta viaggiando, il biglietto è ritenuto non valido e bisognerebbe comprarne un altro. Quindi se una persona perde il treno o volesse prenderne uno dopo, dovrebbe ricomprare il ticket e l’altro biglietto non gli sarebbe rimborsato. Certo si può spostare l’orario del treno ma solo se non si è fatto ancora il check-in (cosa che bisogna fare 5 minuti prima del passaggio del treno)”.Inoltre l’acquisto del biglietto non è permesso nei 5 minuti prima dell’arrivo del treno. Quindi, se una persona riesce ad arrivare in stazione in tempo per prendere il treno, dovrebbe aspettare comunque un’ora per il treno successivo perché non gli è stato permesso di acquistarlo, a meno che non sia disposto a pagare il supplemento di 5 euro più il prezzo del ticket naturalmente. Tutte queste dinamiche non sono accettabili, perché in un modo o nell’altro a pagare è sempre il cittadino con tempo e soldi.
«Quindi vorrei portare alla vostra attenzione tutte queste nuove procedure che sono state applicate ai viaggi di breve durata, che vanno a complicare notevolmente lo svolgimento dei quotidiani spostamenti - conclude la nostra lettrice - Inoltre. vi espongo un esempio personale. Io pago, da quasi dieci anni, l’abbonamento mensile o settimanale, in base al bisogno, e a volte uso biglietti digitali. Mi è stata fatta una multa perché, per mio errore, non mi sono accorta che erano invertite le destinazioni. Quindi, per il controllore non avevo un biglietto del treno valido, nonostante il prezzo fosse lo stesso e la tratta pure, ma solo percorsa nel senso opposto. Trovo inaccettabile che mi si faccia una multa allo stesso prezzo di chi il biglietto neanche ce l’ha. Inoltre mi sono sentita rispondere dal controllore: quando prende l’areo non guarda la destinazione? Adesso pongo a voi questa domanda: vi sembra un paragone accettabile confrontare un viaggio di pochi minuti con un viaggio di ore? Certo per le regole che ci sono adesso il paragone è possibile. Ed è per questo motivo che vi chiedo di rivedere queste regole, per rendere migliore questo servizio e più fruibile al pubblico».