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Sono anni cruciali per il settore automotive. Dopo aver subito l’impatto negativo della pandemia e dei suoi strascichi, con stop e rallentamenti obbligati della produzione, e dopo aver pagato anche le conseguenze della crisi dei semiconduttori e del conflitto in Ucraina, l’industria dell’auto mostra oggi segnali più incoraggianti, con l’obiettivo di riavvicinarsi il prima possibile ai livelli conosciuti al termine dello scorso decennio. Tra i trend più evidenti in questa fase storica, c’è il grande interesse dei consumatori per l’usato, una porzione di mercato automobilistico che ha visto i suoi numeri migliorare progressivamente nell’ultimo periodo. I consumatori, oggi, possono contare su un’offerta piuttosto ricca, che comprende anche piattaforme online dedicate ai ricambi usati, fra cui spicca Ovoko. Il sito è molto apprezzato dagli utenti per la qualità del servizio e la possibilità di trovare moltissime parti del veicolo usate: carrozzeria, motori, volanti auto e non solo. Ma mentre cresce la popolarità dell’usato, a diffondersi è anche la mobilità elettrica: in questo articolo proviamo ad approfondire il tema.

Cos’è la mobilità elettrica e perché è così importante?

Con mobilità elettrica, in generale, s’intende l’utilizzo di veicoli alimentati dall’elettricità, in contrasto con quelli che montano i tradizionali motori a combustione. I carburanti a cui siamo stati abituatinsono considerati problematici essenzialmente per due motivi: in primo luogo, derivano da fonti non rinnovabili; in secondo luogo, i motori che utilizzano questo tipo di carburanti emettono gas serra, cioè quelli dannosi per l’ambiente. I veicoli elettrici, al contrario, possono circolare grazie a batterie ricaricabili in grado di immagazzinare l’energia che serve al veicolo per poter circolare, con un funzionamento scientificamente paragonabile a quello dei comunissimi smartphone. Con il progresso scientifico e tecnologico, le batterie a litio sono migliorate notevolmente in termini di prestazioni ed efficienza: oggi le automobili elettriche sono in grado di percorrere distanze più lunghe prima di aver bisogno di una ricarica.

Sostenibilità e vivibilità nelle aree urbane

Nonostante i governi di tutto il mondo stiano riconoscendo l’importanza dei veicoli elettrici, come dimostrato dall’implementazione di varie misure per incoraggiare la produzione e sostenere i consumatori in fase di acquisto, la loro diffusione rimane limitata, seppur in crescita. Molte aree urbane, specialmente nei Paesi industrializzati, devono affrontare problemi come la sovrappopolazione e la conseguente scarsità delle risorse a disposizione. Per provare a rispondere a questo tipo di esigenze, non di rado i legislatori tendono a sacrificare il tema ambientale, aggravando problemi già esistenti come la deforestazione. L’emissione fuori controllo di gas serra provocata dai veicoli che utilizzano i tradizionali carburanti contribuisce significativamente a peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo e, di conseguenza, la vivibilità nelle aree urbane.

I vantaggi dei veicoli elettrici

A differenza dei mezzi tradizionali, gli elettrici non possiedono neanche un tubo di scappamento perché, quando sono in moto, non emettono alcun gas. Le batterie a litio non producono gas, semplicemente si scaricano e per essere ricaricate hanno soltanto bisogno di una stazione di ricarica. Sebbene anche queste possano comunque utilizzare in parte fonti di energia non rinnovabile per poter funzionare, in generale le emissioni provocate direttamente o indirettamente dai veicoli elettrici sono di gran lunga inferiori rispetto a quelle legate, invece, ai motori a combustione dei mezzi tradizionali.

Ci sono progressi in fase di produzione delle batterie

Il tema più preoccupante nel ciclo di vita dei veicoli elettrici è sempre stato la fase di produzione delle batterie da cui sono alimentati. Anche in questo ambito, però, si riconoscono importanti passi avanti, perché sempre più case automobilistiche stanno ponendo grande attenzione nei confronti di questo problema. Le linee guida fornite ai produttori di batterie tendono a essere più rigide e stanno contribuendo ad innalzare gli standard della sostenibilità ambientale: molti costruttori, per esempio, esigono che la fase di produzione della batteria si completi utilizzando soltanto energie rinnovabili. Questa politica è stata adottata, fra le altre, da Tesla: l’impegno dichiarato è quello di utilizzare batterie prodotte interamente grazie alle rinnovabili. Si stima che l’impatto complessivo dei veicoli elettrici sia stato già ridotto di quasi tre volte da quando hanno cominciato a diffondersi.

Altri modi per raggiungere la sostenibilità

L’obiettivo di una mobilità che sia pienamente sostenibile, però, passa anche attraverso altre strategie. Diversi costruttori, per esempio, stanno cercando di implementare materiali organici oppure prodotti grazie a fonti rinnovabili nella produzione di alcune componenti, come gli interni o le parti di carrozzeria. Una maggiore attenzione in questo senso può portare benefici pratici non soltanto in fase di produzione, ma anche al termine del ciclo di vita di un veicolo elettrico. Un altro tema di vitale importanza in questo senso è quello del trasporto pubblico: servizi pubblici interamente elettrici, possibilmente efficienti e capillari sui territori, possono rappresentare un punto di svolta importante. In alcuni paesi, però, sono le infrastrutture per sostenere la mobilità elettrica a scarseggiare.