CANAVESE - In questi giorni iniziano i parti dei caprioli, daini e, tra non molto, dei cervi. Il Canc, il Centro Animali Non Convenzionali, lancia un appello che volentieri condividiamo.
Le madri partoriscono nell'erba, non una tana e, per proteggere i loro cuccioli, si avvicinano solo per l'allattamento in modo da non attirare i predatori. Istintivamente i piccoli, sempre per non attirare i predatori, restano immobili tra la vegetazione ma non sono abbandonati e non sono feriti. Attendono semplicemente la madre che è nelle vicinanze. Se voi state lì, la mamma non si avvicina e non potrà accudire il suo piccolo.
Importante quindi:
1) se si trova un cucciolo, allontanarsi subito;
2) non prelevare il cucciolo e non portarlo a casa;
3) non toccate il cucciolo nè fatelo toccare dal cane o altri animali;
4) non somministrare al cucciolo cibo come il latte di vacca: non lo digerisce e lo ucciderebbe.
Se c'è il dubbio che il piccolo sia in gravi difficoltà, come se ha ferite evidenti (se è immobile è normale), prima di prendere iniziative, chiamate il Cras (Centro di Recupero Animali Selvatici) territorialmente competente. Per il territorio provinciale di Città Metropolitana di Torino, chiamate il Canc, il Centro Animali Non Convenzionali. «La maggior parte dei cuccioli prelevati e separati dalle madri non sopravvive. Non uccidiamo animali perchè "decidiamo" abbiano bisogno di aiuto».